
13 Mag Ex Ilva, la Procura di Taranto su ok ai lavori ad Afo1: “Nessun ritardo da parte nostra”
Non sono trascorse 48 ma 22 ore dall’ok della Procura di Taranto all’istanza presentata da Acciaierie d’Italia in merito ai lavori di manutenzione ad Afo1, altoforno sotto sequestro senza facoltà d’uso a seguito dell’incendio di mercoledì scorso nell’ex Ilva. Eugenia Pontassuglia, che guida la Procura tarantina, in un comunicato stampa spiega passo passo come sono andati i fatti e così risponde alla versione fornita ai giornali da Acciaierie d’Italia e rimarcata dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, che aveva parlato di funzionamento ormai compromesso dell’impianto a seguito del tempo trascorso in attesa del via libera dei giudici. Lo stop momentaneo di Afo1 ha indotto l’azienda a comunicare ai sindacati, proprio questa mattina, l’avvio della cassa integrazione per ulteriori mille lavoratori, solo nello stabilimento di Taranto.
“Sulla base delle valutazioni espresse da ARPA Puglia nel parere trasmesso alle ore 12.04 del 10.5.2025 – si legge nel comunicato stampa della Procura di Taranto – questo ufficio con provvedimento depositato alle successive ore 13.01 (a distanza di 22 ore dal deposito dell’ultima istanza e, quindi, nel rispetto del termine di 48 ore nella stessa segnalato) autorizzava l’esecuzione della quasi totalità delle attività richieste, restando escluse quelle che, secondo le valutazioni tecniche espresse da ARPA, da un lato non incidevano sulla integrità degli impianti, dall’altro apparivano confliggenti con le esigenze probatorie connesse al sequestro”.
Di seguito il comunicato stampa integrale della Procura di Taranto.
Comunicato stampa della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto (1)