
10 Lug La Figc “decide di non decidere”: Ferrara, Lucca e Torre vedono la luce, il Taranto deve attendere (ma quanto ancora?)
Nessuna nuova. Nulla si muove, in attesa che la Giustizia Ordinaria faccia il proprio corso. Comprensibile, ma fino ad un certo punto, perché se è vero che il sistema calcio, in Italia, ci ha da decenni abituati ad essere la massima applicazione del “passacartismo”, un moto di responsabilità, un’impennata di vigore da parte delle alte sfere del Consiglio Federale, probabilmente non avrebbe guastato consentendo, calendario alla mano, al Taranto ed alla Taranto sportiva di tornare a mettere fuori la testa dopo mesi di apnea.
E invece, a Roma, in Federazione nessuno parla del Taranto (e soprattutto nessuno intende rilasciare interviste sul Taranto, ndr) fino a quando il Tribunale del capoluogo jonico non avrà comunicato ufficialmente la propria decisione sulle sorti del Taranto Fc 1927.
Il cuore del calcio torna a battere a Ferrara, Lucca e Torre del Greco, piazze già fallite, cui la Federazione nel Consiglio Federale odierno, ha fornito le indicazioni dell’iter previsto dall’art.52 comma 10 delle NOIF per consentire l’eventuale partecipazione di una squadra della città al campionato regionale di Eccellenza. Per Ferrara è stato deciso il versamento di un obolo pari a 250 mila euro, per Lucca pari a 150 mila euro, superiore al minimo, in virtù dei criteri della ‘tradizione sportiva’ e del ‘numero medio di spettatori allo stadio. Per Torre del Greco è stato richiesto un contributo di 100 mila euro.
Nel mentre però l’orologio scorre inesorabile verso lo start della prossima stagione. I tempi per apparecchiare la tavola al “miglior futuro di sempre” stringono, costringendo la piazza pur consapevole che in questo momento il futuro della città sia in gioco su altri fronti (Ex Ilva in primis), a tribolare come consuetudine e coloro che siedono nelle stanze dei bottoni (Assessore allo Sport a parte, poiché la figura ad ora non appare in Giunta) a lavorare sotto pressione, affinché quel famoso bando, sulla cui redazione non esiste margine d’errore alcuno, possa finalmente vedere la luce e consentire la rinascita del calcio a tinte rossoblu.