Consiglieri di maggioranza chiedono al sindaco di non firmare l’accordo di programma

Consiglieri di maggioranza chiedono al sindaco di non firmare l’accordo di programma

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Come anticipato questa mattina nella trasmissione “Di Buon Mattino”, c’è un ulteriore risvolto che il sindaco Piero Bitetti dovrà considerare prima di decidere se firmare o meno l’accordo di programma oggi al Mimit. Si tratta di una lettera sottoscritta nel cuore della notte dai suoi consiglieri di maggioranza, per chiedergli di non firmare alcun accordo questa mattina al Mimit. Il futuro di Taranto per quindici di loro deve passare dalla massima assise e lo ribadiscono in un accorato appello. A sottoscriverlo Antonio Lenti (AVS), Gianni Liviano (Demos), Patrizia Boccuni (Unire Taranto), Giandomenico Vitale (Unire Taranto), Antonio Quazzico (Partito liberal democratico), Nicola Catania (Democrazia Cristiana), Enzo Di Gregorio (Pd), Virginia Galeandro (Pd), Luca Contrario (Pd) Patrizia Mignolo (Con), Vittorio Mele (Con), Massimo Vozza (Con), Giovanni Tartaglia (Per Bitetti), Daniela Galiano (Con), Cosimo Festinante (Per Bitetti). “Non sei solo. Siamo al tuo fianco – si legge nella lettera – pronti a contribuire con senso civico e spirito costruttivo a quel cambio di rotta che la nostra comunità attende da troppo tempo. Per questo riteniamo fondamentale che domani nulla debba essere firmato (l’accordo di programma, ndr) e che ogni decisione su questioni di così grande rilevanza venga rimandata e discussa a Taranto, in Consiglio comunale, affinché sia condivisa, ben vagliata e davvero orientata a una svolta strutturale, giusta e sostenibile. Una discussione che metta al centro la salvaguardia occupazionale, il diritto alla salute, la tutela ambientale e una riconversione economica capace di generare lavoro pulito, duraturo e sicuro. Abbiamo ora l’occasione di scrivere insieme una nuova pagina per Taranto e lo dobbiamo ai nostri figli e alle nostre famiglie. Una pagina che lasci alle spalle ambiguità e compromessi al ribasso, e sappia invece unire istituzioni, cittadinanza e forze sociali in un progetto di rinascita ecologica, occupazionale e culturale”. Un messaggio chiaro scritto a Bitetti ma indirizzato anche al governatore Michele Emiliano, che spinge perché l’accordo di programma, nella sua opzione uno, quella che prevede a Taranto sia polo DRI (con nave rigassificatrice, ndr) e forni elettrici (Bitetti sarebbe favorevole alla seconda possibilità, con i soli forni elettrici, ndr) venga firmato oggi stesso. “Non accetteremo più che si continui a contrapporre lavoro e vita, industria e dignità, sviluppo e giustizia – conclude la lettera firmata dai quindici consiglieri di maggioranza – e con il tuo sostegno intendiamo chiederti di farci promotori dell’iniziativa di riportare la scelta dell’adesione ad un eventuale accordo, ad un dibattito democratico nella assise consiliare e rimandare la decisione della firma dello stesso agli esiti di questo dibattito”.

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Redazione
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