
17 Lug AIA ex Ilva, il sindaco Bitetti: “Taranto ha già dato troppo. No senza certezze sulla salute”
“Non si può rilasciare alcuna autorizzazione senza certezze sulla salute dei cittadini. Serve una valutazione sanitaria preventiva, non posticipata”. È il commento netto del sindaco di Taranto, Piero Bitetti, all’annuncio del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha confermato il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per lo stabilimento ex Ilva.
Bitetti aveva già espresso parere negativo motivato nella Conferenza dei Servizi, in mattinata, chiedendo il rinvio dell’istruttoria per attendere l’esito del confronto in corso sull’Accordo di Programma interistituzionale, finalizzato alla progressiva decarbonizzazione e alla riconversione sostenibile dell’impianto.
Il sindaco ha rimarcato la “gravità e la persistenza del rischio sanitario”, documentato da ARPA, AReSS, ASL, OMS e Istituto Superiore di Sanità, sottolineando che “il nostro orizzonte non è quello della prosecuzione di un ciclo integrale altamente impattante, ma quello del suo superamento”.
“L’istanza del gestore, così com’è, è totalmente incoerente rispetto a questo percorso”, ha aggiunto il primo cittadino.
Il Comune, oltre a contestare l’assenza di un piano di decarbonizzazione, ha proposto una serie di prescrizioni vincolanti: dismissione graduale del ciclo integrale, potenziamento del monitoraggio ambientale, sorveglianza epidemiologica attiva, clausole di revisione e sanzioni in caso di inadempienze.
“Taranto ha già dato troppo. La città ha diritto a un futuro sano, sostenibile e sicuro”, ha concluso Bitetti.
Secondo quanto riportato da Ansa, citando fonti vicine al dossier, la nuova AIA prevederebbe un limite di 6 milioni di tonnellate annue per 12 anni e 470 prescrizioni, comprese quelle indicate dall’Istituto Superiore di Sanità. Si tratta di un’autorizzazione temporanea, che sarà rivista da agosto in base all’Accordo di Programma interistituzionale.