
22 Lug Musica sacra e letteratura al Festival della Valle d’Itria: il 23 luglio doppio appuntamento con l’Orchestra della Magna Grecia e Paolo Nori
Mercoledì 23 luglio il 51° Festival della Valle d’Itria propone una serata ricca di suggestioni, tra grande musica e parole d’autore. Due eventi, uno musicale e uno letterario, segnano il cuore del programma giornaliero del Festival, incentrato quest’anno sul tema “Guerre e pace”.
Alle ore 21, nella maestosa Basilica di San Martino di Martina Franca, si terrà il tradizionale Concerto Sacro, a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Protagonisti della serata l’Orchestra della Magna Grecia, diretta da Maurizio Lomartire, e il soprano Gesua Gallifoco, in un percorso attraverso alcune delle più toccanti pagine sacre del Novecento musicale. Il programma include brani di grande intensità spirituale: Silouan’s Song di Arvo Pärt, ispirato a un testo di San Silvano del Monte Athos; Stille Musik di Valentin Silvestrov, The Lamb di John Tavener su poesia di William Blake e l’Adagio celeste di Einojuhani Rautavaara, carico di tensione mistica.
Momento centrale della serata sarà la prima esecuzione assoluta di Cantus Antiquus, Novus Amor, nuova commissione del Festival al compositore Davide Tramontano, giovane talento già affermato a livello internazionale. L’opera, omaggio a Giovanni Pierluigi da Palestrina nel cinquecentenario della nascita, è ispirata a un passo delle Confessiones di Sant’Agostino e riflette sul legame tra il canto sacro tradizionale e la scrittura musicale contemporanea. A concludere il concerto sarà Les Illuminations op. 18 di Benjamin Britten, suite per soprano e orchestra composta nel 1939 su testi visionari di Arthur Rimbaud, preludio ideale all’omaggio che il Festival dedicherà al compositore britannico con Owen Wingrave (in prima italiana il 27 luglio).
Sempre il 23 luglio, alle ore 19 al Chiostro del Carmine, il Festival ospita Paolo Nori, finalista al Premio Strega 2025, per un nuovo appuntamento del ciclo Trame in musica – Incontri d’autore in Valle d’Itria. Lo scrittore e traduttore presenta il suo ultimo libro “Chiudo la porta e urlo”, un’opera che intreccia la poesia dialettale di Raffaello Baldini e la letteratura russa di Michail Bulgakov, in un dialogo originale tra due mondi solo in apparenza distanti. Ad accompagnare la narrazione sarà il Quartetto Adorno (Edoardo Zosi, Liù Pelliciari, Benedetta Bucci, Francesco Stefanelli), che eseguirà due capolavori della musica da camera russa: il Quartetto n. 8 di Dmitrij Šostakóvič e il Notturno dal Quartetto n. 2 di Aleksandr Borodin.