“Owen Wingrave” di Britten debutta per la prima volta in Italia al Festival della Valle d’Itria

“Owen Wingrave” di Britten debutta per la prima volta in Italia al Festival della Valle d’Itria

Condividi la notizia

A oltre cinquant’anni dalla sua creazione, l’opera pacifista del compositore inglese Benjamin Britten arriva per la prima volta sui palcoscenici italiani.
“Owen Wingrave” debutterà domenica 27 luglio (con repliche il 30 luglio e il 3 agosto) nel suggestivo scenario del Palazzo Ducale di Martina Franca, all’interno della 50ª edizione del Festival della Valle d’Itria, quest’anno intitolata “Guerre e Pace”.

Composta per la televisione tra il 1969 e il 1970 e trasmessa dalla BBC nel 1971, l’opera affronta con forza temi ancora attualissimi come il rifiuto della violenza, la coscienza individuale e la libertà di scegliere. A dirigere l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala sarà Daniel Cohen, già ospite del Festival e figura di riferimento per il repertorio meno consueto; la regia è affidata ad Andrea De Rosa, al suo debutto a Martina Franca. Scene di Giuseppe Stellato e costumi di Ilaria Ariemme.

Nel ruolo del protagonista Owen, il baritono Äneas Humm, affiancato da Ruairi Bowen (Lechmere), Charlotte-Anne Shipley (Miss Wingrave), Sharon Carty (Kate Julian), oltre alle giovani voci dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”. A impreziosire lo spettacolo anche il Coro di voci bianche della Fondazione Paolo Grassi, diretto da Angela Lacarbonara.

“Owen Wingrave” racconta la storia di un giovane appartenente a una famiglia aristocratica che rifiuta la tradizione militare dei suoi avi, scegliendo la via della nonviolenza. Il suo gesto scatenerà una drammatica reazione familiare e un epilogo tragico, ambientato in una casa infestata dai fantasmi del passato. Un’opera che, nata nel contesto della guerra in Vietnam, si fa ancora oggi portatrice di un messaggio universale: il coraggio di dire no alla guerra.

Secondo il regista De Rosa, «Owen non può più premere il grilletto: ha capito che dietro ogni bersaglio c’è un essere umano. In guerra, anche i vincitori devono convivere con la vergogna delle vite spezzate».

In parallelo alla produzione operistica, il 2 agosto al Chiostro del Carmine (ore 18), lo scrittore e musicologo Alessandro Macchia condurrà un approfondimento sull’opera di Britten, proponendo alcuni songs per voce e pianoforte, insieme agli artisti dell’Accademia del Belcanto. Come da tradizione, l’incontro si concluderà con un rinfrescante sorbetto.

 

 

Condividi la notizia

Redazione
redazione@studio100.it