
31 Lug Martina Franca rende omaggio a Šostakovič: Fabio Luisi dirige la Quattordicesima Sinfonia al Festival della Valle d’Itria
Un evento nel segno della memoria e della modernità: venerdì 1° agosto, a Palazzo Ducale, la Quattordicesima Sinfonia del compositore sovietico eseguita dall’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala. Voci soliste Lidia Fridman e Adolfo Corrado.
Martina Franca – Il Festival della Valle d’Itria celebra Dmitrij Šostakovič, uno dei giganti della musica del Novecento, in occasione del 50° anniversario della sua scomparsa. Venerdì 1° agosto alle ore 21, nella suggestiva cornice di Palazzo Ducale, il maestro Fabio Luisi salirà sul podio per dirigere la Sinfonia n. 14 op. 135 del compositore sovietico, alla guida dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala.
Protagoniste vocali della serata saranno il soprano Lidia Fridman, apprezzata interprete formata nel 2019 all’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, e il basso Adolfo Corrado, già applaudito al Festival nei panni di Orbazzano nel Tancredi di Rossini.
Inserita nel cartellone dell’edizione 2025 del Festival intitolata “Guerre e pace”, la Quattordicesima Sinfonia – composta nel 1969 – rappresenta una delle opere più intense e personali di Šostakovič. Il lavoro, che si distingue per l’insolito organico di archi, percussioni e due voci soliste, si sviluppa come una meditazione poetica e musicale sul tema della morte, con testi di Apollinaire, García Lorca, Rilke e Küchelbecker.
“Šostakovič affronta il tema della morte come nessun altro compositore – spiega Fabio Luisi –. Era doveroso ricordarlo, anche perché la sua musica, pur profondamente legata al suo tempo, conserva un’attualità straordinaria. La Sinfonia n. 14, dedicata a Benjamin Britten, è un ponte ideale verso l’opera Owen Wingrave, che presenteremo in prima italiana al Festival.”
Con una scrittura musicale che spazia dalla citazione del Dies Irae a ritmi spagnoli, da marce grottesche a liriche melodie, la sinfonia incarna una forza espressiva rara. Particolarmente significativa, anche per i rimandi ai conflitti contemporanei, è la lirica Risposta dei cosacchi di Zaporižžja al sultano di Costantinopoli, su versi di Apollinaire.
L’evento si inserisce nel nuovo orientamento del Festival verso la modernità, sotto la direzione artistica di Silvia Colasanti, e si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e di SIAE, attraverso il programma “Per Chi Crea”, progetto “Giovani Talenti in Concerto”.
Una serata che promette di essere non solo un tributo a un maestro della musica del XX secolo, ma anche un’esperienza emotiva e riflessiva sulla condizione umana e sulla nostra epoca.