
01 Ago Musica e riflessione al 51° Festival della Valle d’Itria: Britten protagonista del “Concerto del sorbetto” e ultima replica per il Tancredi di Rossini
Ultimo fine settimana ricco di appuntamenti per il 51° Festival della Valle d’Itria, che si avvia alla conclusione con due eventi di grande rilievo: il Concerto del sorbetto dedicato a Benjamin Britten e la quarta e ultima replica del Tancredi di Gioachino Rossini.
Nel suggestivo scenario del Chiostro del Carmine, sabato 2 agosto alle ore 18, il festival propone “L’altro Britten”, un omaggio al grande compositore britannico del Novecento, in concomitanza con l’allestimento dell’opera Owen Wingrave, presentata in prima rappresentazione italiana. A guidare il pubblico in questo percorso musicale e biografico sarà il musicologo e scrittore Alessandro Macchia, docente al Conservatorio di Lecce e autore della prima biografia in lingua italiana su Britten.
L’incontro – parte del ciclo “Concerti del sorbetto”, dedicato quest’anno ai compositori protagonisti del festival (Rossini, Ravel e Britten) – si arricchisce della presenza delle giovani promesse dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”: Gesua Gallifoco, Elena Antonini, Lucía Peregrino e Chenghai Bao – questi ultimi due anche interpreti in Owen Wingrave nei ruoli di Mrs Coyle e The Narrator. Accompagnati dal pianista Frasier Hickland, gli artisti eseguiranno alcune tra le più rappresentative pagine cameristiche del compositore inglese, da Seven Sonnets of Michelangelo a Cabaret Songs, passando per The Holy Sonnets of John Donne, A Charm of Lullabies, Two Ballads e una selezione di Folksongs. Al termine, come da tradizione, sarà offerto al pubblico un sorbetto.
In serata, alle ore 21 nel Cortile del Palazzo Ducale, andrà in scena la quarta e ultima replica di Tancredi, titolo inaugurale del festival. La nuova produzione dell’opera rossiniana, su libretto di Gaetano Rossi, è firmata dal regista Andrea Bernard, con scene di Giuseppe Stellato e costumi di Ilaria Ariemme. Alla direzione dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala il maestro Sesto Quatrini, recentemente insignito del Premio Bacco dei Borboni come artista più “popolare” di questa edizione.
Nel ruolo del titolo, la giovane mezzosoprano russa Yulia Vakula, allieva dell’Accademia “Celletti”, affiancata da Francesca Pia Vitale (Amenaide), Marcela Vidra (Isaura), Dave Monaco (Argirio), Adolfo Corrado (Orbazzano) e Giulia Alletto (Roggiero). I cori sono diretti da Luigi Leo e vedono coinvolti L.A. Chorus e Lucania & Apulia Chorus.
Particolarità di questa produzione, proposta secondo l’edizione critica curata da Philip Gossett per la Fondazione Rossini, è l’esecuzione consecutiva dei due finali originali dell’opera: quello lieto della prima veneziana del 1813 e quello tragico della successiva versione ferrarese, offrendo al pubblico un raro confronto tra due visioni drammaturgiche concepite dallo stesso Rossini in pochi mesi.
Un sabato all’insegna della grande musica, tra riflessione e spettacolo, in attesa della chiusura ufficiale del festival con l’ultima replica di Owen Wingrave domenica 3 agosto.