Taranto, bimbo di 3 anni muore per sepsi da meningococco: non era vaccinato

Taranto, bimbo di 3 anni muore per sepsi da meningococco: non era vaccinato

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Tragedia per una giovane famiglia tarantina: un bambino di tre anni è morto all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari a causa di una sepsi fulminante da meningococco.

Il piccolo era stato portato ieri pomeriggio (3 settembre) al pronto soccorso dell’ospedale SS. Annunziata di Taranto. Dopo il ricovero in pediatria e il rapido peggioramento delle sue condizioni, i medici avevano disposto il trasferimento d’urgenza a Bari, avvenuto in tarda serata. Nonostante i tentativi dei sanitari, il bimbo è deceduto nelle prime ore di oggi.

Secondo le prime analisi di laboratorio, la causa sarebbe un’infezione da meningococco, batterio che può provocare meningite e sepsi, con un’evoluzione rapidissima e spesso fatale. Ulteriori approfondimenti diagnostici sono in corso ma, a quanto si è riscontrato, il bambino non era vaccinato.

Attivate le procedure di profilassi

La ASL di Taranto ha già avviato le misure previste per la sorveglianza epidemiologica e la profilassi dei contatti stretti, come stabilito dalle normative vigenti. Dalle prime informazioni, il bambino non risultava vaccinato contro il meningococco.

Gli esperti: “La vaccinazione è l’unica difesa concreta”

Michele Conversano, direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto, ha spiegato:

“La sepsi meningococcica è una delle forme più gravi e a più rapida evoluzione di infezione sistemica. Può svilupparsi in poche ore e, anche con interventi tempestivi, non sempre è possibile salvarne la vita. L’unica strategia concreta di prevenzione resta la vaccinazione”.

Sulla stessa linea anche Valerio Cecinati, direttore della Pediatria dell’ospedale SS. Annunziata:

“I vaccini contro i sierogruppi più comuni di meningococco sono sicuri ed efficaci. È essenziale che i genitori seguano il calendario vaccinale e si rivolgano agli ambulatori per verificare la copertura dei propri figli. Solo così si può garantire una protezione adeguata contro un batterio tanto pericoloso”.

 

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Redazione
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