Ex Ilva, Palazzo Chigi convoca i sindacati il 28 ottobre

Ex Ilva, Palazzo Chigi convoca i sindacati il 28 ottobre

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Alla vigilia dello sciopero nazionale di 24 ore indetto da Fim, Fiom e Uilm, il Governo ha convocato i sindacati per martedì 28 ottobre, alle ore 18.00, presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, per un aggiornamento sulla situazione del Gruppo Acciaierie d’Italia.

All’incontro sono stati invitati i segretari generali di FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL, UGL Metalmeccanici, un rappresentante dell’USB e il vicepresidente federale di Federmanager.

Si sono intanto concluse le assemblee dei lavoratori diretti, dell’appalto e di Ilva in As, in vista della mobilitazione di domani. I sindacati hanno denunciato il silenzio del Governo e sottolineato che “senza un forte intervento pubblico si rischia la perdita di migliaia di posti di lavoro e nessuna certezza sul processo di decarbonizzazione”. Ribadiscono inoltre che la cassa integrazione non può essere la soluzione ai problemi finanziari, e chiedono scelte chiare per tutelare occupazione, ambiente e dignità dei lavoratori.

La convocazione a Palazzo Chigi viene definita il primo importante risultato delle mobilitazioni e delle assemblee che si sono svolte in tutti i siti del gruppo.

Restano però confermate le ragioni dello sciopero di domani:

  • Realizzazione di un progetto industriale che garantisca la decarbonizzazione, l’ambientalizzazione e luoghi di lavoro sicuri e dignitosi;
  • Intervento pubblico a tutela di tutti i posti di lavoro;
  • No alla cassa integrazione senza prospettiva chiara;
  • Mantenimento dell’integrità del gruppo, contrarietà a eventuali spezzatini societari;
  • Apertura di un confronto sulle questioni sociali e definizione di strumenti che diano risposte ai lavoratori, sia per il passato sia per il futuro.

A Taranto la mobilitazione dovrebbe svolgersi ugualmente, nonostante l’incognita maltempo: presidio alle portinerie alle 6.00, concentramento alle 7.30 davanti alla portineria Direzione e corteo alle 8.00 verso Palazzo di Città, dove si terrà un altro presidio.

 

 

 

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Redazione
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