Vertenza ex Ilva: Comune e sindacati uniti per il futuro di Taranto

Vertenza ex Ilva: Comune e sindacati uniti per il futuro di Taranto

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Una transizione vera, concreta, che tuteli il lavoro e la salute. È questa la richiesta forte arrivata da Taranto, dove al termine della giornata di sciopero per la vertenza ex Ilva, sindacati e Comune hanno sottoscritto un documento congiunto.

Al centro dell’accordo tra Fim, Fiom, Uilm e l’amministrazione comunale, la richiesta di un cambio di passo immediato, con un intervento pubblico deciso in grado di garantire la tenuta sanitaria, occupazionale e impiantistica del sito siderurgico.

Il documento propone un Accordo di Programma partecipato da Governo, Regione, enti locali e parti sociali per garantire: la tutela piena dell’occupazione; misure straordinarie per i lavoratori di ADI in AS, Ilva in AS e appalto; prepensionamenti, incentivi all’esodo volontario, riqualificazione professionale e screening sanitari periodici.

Comune e sindacati hanno anche annunciato la nascita, dopo l’incontro del 28 ottobre a Palazzo Chigi, di un gruppo di lavoro congiunto per seguire la vertenza e definire strategie comuni.

 

Di seguito il comunicato integrale:

Il Comune di Taranto e le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm condividono la necessità di un cambio di passo immediato nella gestione della vertenza ex Ilva, con un intervento pubblico deciso in grado di garantire la tenuta sanitaria, occupazionale e impiantistica del sito siderurgico di Taranto.
Siamo in una fase storica in cui la città e i lavoratori possono finalmente vedere concretizzarsi una transizione industriale reale, basata sulla decarbonizzazione del sito di Taranto e sul pieno rispetto dei diritti costituzionali al lavoro e alla salute.
Occorre dare centralità assoluta alla realizzazione del processo di decarbonizzazione, definendo tempi certi e risorse adeguate, in un quadro di nuova autorizzazione ambientale che sancisca l’abbandono programmato del ciclo integrale a carbone.
Comune e organizzazioni sindacali ritengono indispensabile la definizione di un Accordo di Programma, partecipato da Governo, Regione Puglia, enti locali e parti sociali, per garantire:
la tutela occupazionale piena, nel rispetto delle salvaguardie dell’accordo del 6 settembre 2018;
misure straordinarie per i lavoratori di ADI in AS, Ilva in AS e dell’appalto, comprese le possibilità di prepensionamento e incentivi all’esodo volontario;
formazione e riqualificazione professionale per accompagnare la transizione;
screening sanitari periodici per tutti i lavoratori, come già sollecitato dalla Commissione Sanità regionale;
valorizzazione e tutela dei lavoratori dell’indotto, con l’introduzione di una clausola sociale che garantisca il loro impiego nei nuovi impianti e attività.

La transizione ecologica e industriale di Taranto non può essere più rinviata.
È una responsabilità collettiva verso i lavoratori, le famiglie e le future generazioni.
Il tempo dei proclami è finito: servono scelte, atti e certezze.

L’Amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm concordano, a valle dell’incontro del 28 ottobre p.v. a Palazzo Chigi, sulla costituzione di un gruppo di lavoro congiunto per l’esame delle problematiche che emergeranno in quella sede e per definire orientamenti comuni sul proseguimento della vertenza.

 

 

 

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Redazione
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