Tensioni nel Pd ionico, Di Gregorio al veleno
Di Gregorio contro tutti. All’interno del Partito Democratico le Regionali sono terreno di scontro aperto, che si consuma sui social tra il consigliere regionale uscente Vincenzo Di Gregorio, oggi consigliere comunale e il vicesindaco Mattia Giorno.
Fra i commenti al post di ringraziamento di Giorno, che con 5718 preferenze, è arrivato quinto per numero di voti nella lista del Pd, si leggono le parole al veleno di Di Gregorio, quarto con 5775 voti, che ne chiede le dimissioni.
“Grazie alla tua arroganza, la città di Taranto ha perso un consigliere regionale. E quanto all’umiltà non penso tu conosca il significato della parola”.
Mattia Giorno per il momento non commenta ma a tessere le sue lodi ci pensa la segretaria provinciale del Pd, Anna Filippetti, prima dei non eletti del Partito Democratico. “Mattia ha dimostrato grande spirito di servizio e grande dedizione, oltre alle competenze che tutti gli riconoscono. Ha risposto alla chiamata del nostro partito candidandosi a sostegno della mia candidatura, con una generosità rara in politica. Taranto deve essere orgogliosa di avere un vicesindaco come lui, rappresenta ciò che i giovani del nostro partito possono e devono essere: competenti, appassionati, generosi”.
Di Gregorio commenta sui social anche un post di Lucio Lonoce, che in campagna elettorale ha sostenuto la candidatura di Mino Borraccino, oggi entrato in consiglio. In merito all’esecuzione di lavori di Aqp, azienda di cui è consigliere d’amministrazione, Di Gregorio scrive: “Tu non centri nulla con questi lavori”.
Una guerra interna al partito che rischia di alimentare ulteriori tensioni nella maggioranza del sindaco Bitetti, che solo ieri ha rivolto ai suoi un appello all’unità.


