Taranto, passo avanti per il rilancio del porto: il MASE approva il piano di indagini per la nuova deperimetrazione del SIN “Mar Grande”
Nuovo passo strategico per il rilancio dello scalo jonico e per la ridefinizione degli assetti ambientali e produttivi di Taranto. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato il piano di indagini ambientali necessario alla nuova deperimetrazione del SIN Mar Grande, atto preliminare al Piano di caratterizzazione che permetterà di liberare dalle limitazioni del Sito di Interesse Nazionale le aree risultate non contaminate.
Si tratta del seguito della prima deperimetrazione, approvata il 20 dicembre 2024 con DM 449, che aveva interrotto un’attesa durata oltre venticinque anni, segnando l’avvio di un percorso di riassetto ambientale senza precedenti per Taranto.
Il progetto approvato dal MASE è il risultato di un complesso lavoro di coordinamento guidato dal Viceministro Vannia Gava, con la collaborazione del Commissario straordinario per le bonifiche, Vito Felice Uricchio, del Presidente dell’Autorità Portuale del Mar Ionio, Giovanni Gugliotti, dei vertici tecnici del Ministero, della Regione Puglia, di ISPRA e ARPA Puglia.
Al tavolo tecnico hanno partecipato anche la Capitaneria di Porto e il Consorzio Interuniversitario CoNISMa, con il team coordinato dal prof. Angelo Tursi.
Un percorso condotto attraverso un cronoprogramma serrato, con incontri mensili che – sottolinea il Commissario Uricchio – hanno rappresentato “vere e proprie sedi decisionali”, consentendo di sciogliere con rapidità ogni criticità. “Il lavoro svolto per il Mar Grande – afferma – è un modello replicabile di cooperazione istituzionale ed efficienza amministrativa”.
Soddisfazione anche da parte dell’Autorità Portuale.
“Questo risultato – dichiara il presidente Giovanni Gugliotti – ci permette di procedere con maggiore velocità nel percorso di transizione energetica dello scalo, integrando le attività logistiche esistenti con i progetti green che interesseranno il porto nel prossimo futuro”.
La nuova deperimetrazione aprirà la strada alla restituzione a usi produttivi e logistici di vaste aree del Mar Grande. In particolare, consentirà di avviare più rapidamente gli interventi di dragaggio dei fondali, indispensabili per l’ingresso di navi di grande tonnellaggio – dalle Ultra Large Container Vessels alle navi da crociera di ultima generazione.
Con l’approvazione del piano di indagini, Taranto compie un ulteriore passo verso un modello di sviluppo che unisce transizione ecologica e crescita industriale, ponendo le basi per rafforzare la competitività del porto nel panorama internazionale della logistica marittima.


