
16 Lug La Fondazione del Mediterraneo toglie i veli, Buonfrate: “Non siamo un salvagente. Subito contributo al calcio”
La Fondazione del Mediterraneo per lo sport scalda i motori. Il progetto promosso da Massimo Ferrarese, che ha raccolto attorno a sé diversi soggetti legati all’imprenditoria jonica, toglie i veli e lo fa attraverso le parole del proprio presidente, l’avvocato Angelo Buonfrate, che attraverso Studio 100 ha presentato le prossime mosse del soggetto che, quale organismo volto a tutelare principalmente l’eredità costituita dalle infrastrutture sportive realizzate per i giochi del Mediterraneo, mira a contribuire fattivamente alla rinascita dello sport professionistico a Taranto. La priorità ovviamente si chiama Taranto Calcio, con Buonfrate che ha parlato apertamente della cifra che la Fondazione vorrebbe destinare al pallone a tinte rossoblu, a patto che la nuova proprietà rispetti determinati requisiti sia economici, che progettuali ma soprattutto morali.
“Finalmente entriamo nel vivo della nostra mission. Abbiamo lavorato in questi mesi tenendo bene a mente quelli che erano gli obiettivi della Fondazione al momento della sua nascita, ed in tal senso posso affermare di essere soddisfatto di averli centrati. Avevamo promesso in sede di presentazione dell’iniziativa di aiutare chi si trovasse in una situazione di codice rosso. Non ci siamo mai proposti di essere il salvagente di chi aveva sulle spalle una situazione disperata, non sarebbe stato corretto nei confronti di tutte le realtà sane che operano sul territorio. La Fondazione è pronta a recitare un ruolo importante all’alba di una delle stagioni più significative che lo sport tarantino e pugliese abbia mai conosciuto: vogliamo accompagnare anche attraverso forme di sostegno finanziario (come, ad esempio sponsorizzazioni o partecipazioni al capitale sociale della società che risulterà affidataria del titolo sportivo per l’iscrizione al campionato di eccellenza, etc.) quelle realtà che devono necessariamente rinascere, e oggi penso nello specifico al calcio. Parliamo di numeri? Abbiamo raggiunto quota duecentocinquantamila euro in termini di impegni economici e finanziari, che potrebbero presto trasformarsi in trecento, grazie alla voglia di investire in un progetto sano, manifestata da imprenditori e soprattutto amici e cittadini, che hanno deciso di sposare questo percorso. Facciamo un esempio? Quanto costa un campionato per vincere l’Eccellenza Pugliese, ottocentomila euro, un milione? Laddove la Fondazione garantisse, dopo aver vagliato la serietà e la solidità di chi rappresenterà il calcio a Taranto, un contributo di duecentomila euro, avrebbe donato alla rinascita dello sport il 25% dei fondi necessari alla stagione che sta per iniziare. Chi potrebbe avere da ridire in tal senso? Non conosco enti che regalino soldi, e invece noi stiamo lavorando affinché si possa fattivamente essere un fattore di crescita economica e sociale per il territorio, riconoscendo alla nuova società una dote di tutto rispetto. Il ruolo di Massimo Ferrarese resta centrale e, lo dico da Presidente – sottolinea l’Avvocato Buonfrate – , operare in trasparenza è stato uno dei punti focali del nostro programma e proprio in tal senso voglio rendere pubblica una circostanza che si è verificata: tutte le aziende che stanno operando nella creazione o nella riqualificazione degli impianti che serviranno poi ai Giochi, si sono proposte per entrare a far parte della Fondazione attraverso un contributo che in alcuni casi sarebbe stato anche piuttosto sostanzioso. Per evitare che sorgesse anche il minimo sentore relativo ad un conflitto d’interesse, Ferrarese ed il CdA hanno deciso di ringraziare tutte le aziende che si sono fatte avanti ma di declinare l’offerta. Ribadisco, siamo pronti – ha chiuso il Presidente della Fondazione -, ad iniziare il nostro percorso garantendo il nostro supporto a chi rappresenterà il calcio a Taranto, a patto che si tratti di un soggetto solido e ambizioso in linea con lo scopo della Fondazione ma soprattutto conforme alla tradizione calcistica della nostra città”.