Taranto, “stato di emergenza sanitaria e ambientale” contro l’Aia per l’ex Ilva

Taranto, “stato di emergenza sanitaria e ambientale” contro l’Aia per l’ex Ilva

Condividi la notizia

“Non accettiamo un’Aia che continua a uccidere. Taranto è di nuovo a un bivio: o si cambia davvero il destino della città, oppure si è complici dell’ennesimo atto criminale.”

Con queste parole cittadini, comitati e associazioni hanno proclamato lo “stato di emergenza sanitaria e ambientale” per Taranto e i comuni limitrofi. La decisione è arrivata durante un sit-in davanti alla Prefettura per protestare contro il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) per lo stabilimento ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia, approvato dal governo nonostante il parere contrario di Regione, Provincia e Comuni di Taranto e Statte.

I promotori definiscono la proclamazione “un atto collettivo di autodifesa civile” e denunciano una “pressione ambientale cronica” che, secondo dati scientifici e sentenze della magistratura, incide da anni sulla salute pubblica, in particolare su bambini e fasce vulnerabili.

Il documento sarà inviato a governo, Commissione Europea, Cedu e Onu. Tra le richieste: un’indagine internazionale indipendente e una mobilitazione civile permanente basata su denuncia, monitoraggio dal basso e disobbedienza civile nonviolenta.

Il movimento Giustizia per Taranto chiede inoltre al consiglio comunale di respingere qualsiasi accordo di programma che non preveda la dismissione definitiva degli impianti inquinanti: “Non può esistere alcuna compensazione accettabile in cambio della nostra salute.”

 

Condividi la notizia

Redazione
redazione@studio100.it