Taranto entra nella mappa dell’eolico offshore: il porto è hub nazionale

Taranto entra nella mappa dell’eolico offshore: il porto è hub nazionale

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Con la trasmissione formale del Decreto Interministeriale n. 167 del 4 luglio 2025 da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), il porto di Taranto viene ufficialmente riconosciuto come uno degli hub nazionali prioritari per lo sviluppo degli impianti eolici galleggianti offshore in Italia.

La comunicazione è arrivata con nota del 6 ottobre, a seguito dell’ammissione alla registrazione della Corte dei Conti (atto n. 2156 del 23 settembre), che ha di fatto reso operativo il provvedimento. Il decreto dà attuazione all’articolo 8, comma 2, del decreto-legge 181/2023, che introduce misure per lo sviluppo della filiera legata all’eolico marino galleggiante.

Una svolta per Taranto e la logistica del Mezzogiorno

L’inserimento di Taranto tra gli scali strategici rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro industriale e sostenibile del territorio, proiettando lo scalo ionico in un ruolo centrale nel processo di transizione energetica nazionale.

A confermare il peso strategico del decreto anche l’incontro svoltosi il 6 ottobre al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra il Ministro Matteo Salvini e Erham Ciloglu, Vice AD del gruppo turco Yildrim/Corex, operatore presente nel porto con la società San Cataldo Container Terminal (SCCT). Al centro del confronto, due temi fondamentali: il completamento dei dragaggi al Molo Polisettoriale e l’attuazione concreta del decreto MASE sull’eolico offshore.

Gugliotti (AdSP): “Una tappa fondamentale per lo sviluppo sostenibile”

«Abbiamo presentato al Ministro Salvini la questione preminente dei dragaggi, trovando attenzione e un clima di concreta collaborazione», ha dichiarato Giovanni Gugliotti, Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio. «Il Ministro ha riconosciuto l’importanza strategica dello scalo jonico e ha confermato il suo impegno a lavorare con tutte le parti coinvolte per individuare soluzioni condivise e durature».

Soddisfazione anche per l’ufficialità del decreto MASE: «Aprirà nuove opportunità di sviluppo economico, occupazionale e sostenibile per il territorio, rappresentando una tappa fondamentale per Taranto e per la transizione energetica del Paese», ha aggiunto Gugliotti.

Investimenti e nuove prospettive internazionali

Il provvedimento del MASE sblocca anche risorse destinate all’ammodernamento e adeguamento infrastrutturale delle aree portuali coinvolte. Il porto di Taranto si presenta già in posizione avanzata, avendo completato l’iter per l’Adeguamento Tecnico Funzionale (ATF) del Piano Regolatore Portuale in funzione proprio degli obiettivi fissati dal decreto.

Intanto, la prossima visita istituzionale internazionale è attesa per il 9 ottobre: arriverà infatti a Taranto una delegazione francese, composta da 11 rappresentanti istituzionali e aziendali della regione Pays de la Loire, coordinata dall’Ambasciata di Francia – Business France Italia. Un’ulteriore conferma dell’attenzione crescente da parte di importanti player europei verso le potenzialità dell’eolico offshore nel porto ionico.

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Redazione
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