Venerdì, 19 Dicembre 2025

Pagni: “Chi non soffre non vince. Arriveranno altri calciatori”

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Queste le parole del direttore sportivo a margine della vittoria a Gallipoli

(di Cosimo Lenti) Il Taranto si impone per 2-0 sul Gallipoli e, al termine dell’incontro, il direttore sportivo rossoblù Danilo Pagni risponde così alle domande post-gara.

Pagni parte dalla prestazione e dal valore della fatica come componente imprescindibile del successo:

«Chi non sa soffrire non vince. Panarelli ha dovuto preparare quattro partite in appena quindici giorni, quindi merita solo applausi. Non dobbiamo rilassarci, anzi: questa vittoria deve spingerci a lavorare sui nostri difetti e a rafforzare l’autostima, perché chi è abituato a vincere sa quanto sia importante costruirla giorno dopo giorno».

Il focus si sposta poi sul mercato, con un Taranto ancora in fase di assestamento:

«Abbiamo dimostrato di poter fare anche qualche uscita, e ce ne saranno altre. A tutti abbiamo trovato una sistemazione, in alcuni casi offrendo anche più possibilità. Sono arrivati elementi di valore come Incerti e Zampa a centrocampo, oltre a Rizzo, Trombino e al giovane lituano classe 2007. Adesso stiamo lavorando per chiudere altri due o tre innesti».

Sui ruoli da rinforzare, Pagni non lascia spazio a dubbi: «Stiamo valutando un portiere classe 2006 e non escludiamo l’arrivo di un esterno offensivo».

Impossibile non tornare sulla vicenda Vuthaj, uno dei nomi più chiacchierati delle ultime settimane:

«Con me e con il presidente c’era un accordo. Poi abbiamo deciso di puntare su Trombino, che è un profilo importante: giovane, di qualità, con 15 gol segnati dallo scorso gennaio. Vuthaj aveva già scelto casa, ma ha dovuto affrontare un serio problema familiare. Si è comportato in modo corretto, così come la sua famiglia, ed è approdato in una buona società».

Sull’inserimento dei nuovi arrivati, il direttore sportivo esprime soddisfazione, ma invita a non farsi prendere dall’entusiasmo:

«Trombino ha fatto benissimo, così come gli altri, Incerti compreso. Questo centrocampo, però, ha bisogno di fisicità. Zampa è un vero combattente. Detto questo, siamo solo all’inizio. Qui conta il gruppo, non il singolo. Tutti insieme dobbiamo riprenderci ciò che ci è stato tolto».

Con la fine del girone d’andata si apre ora una nuova fase, come sottolinea Pagni:

«Dobbiamo ragionare come i giapponesi: un chiodo alla volta. Quella di oggi è una tappa, adesso pensiamo subito alla prossima trasferta. Non guardo nemmeno i risultati degli altri. Ho sempre fame di vittorie e per me questo è solo il punto di partenza».

In chiusura, anche un pensiero per gli avversari:

«Il Gallipoli ha lottato fino alla fine. Li avevo già visti in Coppa e avevano fatto fatica. Oggi hanno pagato un po’ la stanchezza, ma il Taranto ha meritato. Se il primo tempo si fosse chiuso sull’1-0 sarebbe stato corretto. Complimenti sinceri al Gallipoli».