Principio di incendio questa mattina nel parco minerale 4, zona solo parzialmente
interessata dai lavori di copertura.
Una quantità considerevole di carbone coke, ancora incandescente, è stata depositata
sul terreno, lasciando che venissero sprigionati inquinanti come Ipa, benzoapirene,
ossido di carbonio e idrogeno solforato. L’intervento dei Vigili del Fuoco ha
permesso di evitare che nell’area si propagasse un vero e proprio rogo. L’acqua
gettata ad alta pressione sul minerale bollente, non convogliata in appositi circuiti, è
finita sulla pavimentazione che non è impermeabilizzata, quindi in falda. Va detto, a
questo proposito, che il terreno sul quale sono state costruite le coperture non solo
non è stato reso impermeabile, ma non è stato neanche bonificato.
Tutto ciò a poche ore dalla visita del ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, che
sostiene la continuità della produzione. Domani invece il ministro dello Sviluppo
Economico Patuanelli viene a parlare di riconversione. Un Governo indecente ed
incoerente. Qual è la linea? E’ evidente che cambia a seconda di chi parla. Tra le
diverse posizioni però ci sono le vite dei cittadini e dei lavoratori, che continuano a
subire le angherie della multinazionale con il rischio tangibile e quotidiano
dell’incidente mortale, vista la condizione degli impianti.
Inoltre registriamo l’ennesimo schiaffo alla democrazia: un “incontro tra vecchi
amici” quello al quale Arcelor Mittal invita Fim, Fiom e Uilm per confezionare
un’altra presa in giro per la città.
Dunque da una parte la fabbrica cade a pezzi, mettendo a rischio la vita di moltissime
persone, dall’altra va in scena una farsa tra incontri segreti e ministri che parlano di
realtà a loro del tutto sconosciute. In tutto ciò è fin troppo evidente che ad
ArcelorMittal non piace dialogare con la nostra organizzazione sindacale.
Franco Rizzo coordinatore provinciale Usb Taranto
