Ivan Nigro, trentenne autista dell’Amat ha salvato la vita a un passeggero. “Ho sentito delle urla, qualcuno è venuto a dirmi che un uomo stava rantolando – racconta – ho fermato il bus e mi sono precipitato”. Un gesto immediato, istintivo, dettato dal senso di altruismo e dalla disponibilità verso il prossimo. Il fatto è accaduto oggi attorno alle 10 su un mezzo della linea 8 nelle vicinanze del tribunale. L’autobus, affollato, stava percorrendo corso Italia, una delle strade più trafficate di Taranto, quando il conducente ha sentito delle grida levarsi dalla parte posteriore. Un uomo, anziano, seduto su uno dei posti centrali, s’era sentito male e sembrava svenuto. Nel bus molta agitazione. “Qualcuno mi ha avvertito – dice Ivan – e sono subito intervenuto mentre chiamavo il 118. Il passeggero era accasciato sul sedile, non dava segni di vita. Dal 118, nella loro attesa, mi hanno detto di controllare se respirava e se c’erano ostruzioni in bocca. Io, con l’aiuto di altre persone, ho sollevato questa persona, l’ho adagiata sul pavimento del bus, era priva di sensi, gli ho forzatamente aperto la bocca e, in effetti, ho visto che la dentiera s’era quasi incastrata in gola. Per questa ragione, forse, non riusciva a respirare. L’ho tirata via e l’uomo ha riaperto gli occhi. Gli abbiamo messo i piedi più in alto, ha ricominciato a respirare, un sollievo”. Il personale del 118, arrivato nel frattempo, ha eseguito le operazioni di primo intervento, rassicurato tutti sulle condizioni dell’anziano dirigendosi verso l’ospedale per ulteriori controlli mentre Ivan ha continuato a tranquillizzarlo tenendogli la mano, anche sulla barella. Il bus è rimasto fermo venti minuti, ma nessuno ha protestato. Anzi hanno applaudito il conducente. Non è il primo caso di un autista Amat che soccorre un viaggiatore. Nel novembre del 2016 fu Mimmo Marturano a intervenire d’urgenza come infermiere praticando la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco a un uomo.
