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BALDASSARI: “UN COMITATO DI SAGGI PER LA QUESTIONE ILVA”

“Parlo a tre giorni dalla sconfitta perché non sono una consumata politica di rango. Sono una cittadina che ha provato a dare il suo contributo e per questo non avvezza a certe dinamiche ha dovuto elaborare il risultato in silenzio, affrontando il gusto amaro della delusione. La macchina del fango continua ad essere ancora accesa mentre sarebbe utile per tutti analizzare le ragioni delle vittorie sul filo di lana, della perdita di consenso, o fare valutazioni indispensabili sul perché più della metà dei tarantini ha deciso di astenersi.

“Io in questi giorni ho incamerato la sconfitta ma ho anche riflettuto su di essa. Oggi più che mai comprendo che il valore della mia proposta avrebbe avuto bisogno di più tempo per essere compresa fino in fondo e anche di meno pregiudizi ideologici per essere accolta anche da certi ambienti abituati a ragionare a compartimenti stagna. Ma non mi sento tradita, abbandonata o vittima di chi sa quali intrighi di palazzo. Quei voti sono veri, puri e a torto o a ragione per ognuno di quei voti io mi sento orgogliosa e grata.

“Ma si sa la vittoria ha tanti padri ma la sconfitta ne ha uno solo. Sola così e libera da ogni tipo di influenza ho riflettuto sul valore della proposta civica che ha visto interpreti coraggiosi cittadini e una parte delle forze politiche del centro-destra, tentare di tessere la tela di una comunità sempre più disgregata e confusa.

“Ma sono leale e onesta fino in fondo. Ho perso anche per altre ragioni tutte legate all’inesperienza mia e del mio staff più ristretto: cittadini volenterosi, capaci, impegnati nel sociale e nel loro lavoro ma poco pratici in termini di costruzioni di alleanze o accordi politici.

“Ora però chiedo rispetto per tutti i cittadini che alle urne hanno scelto Baldassari, per tutte le forze politiche in campo e per chi mi ha sostenuto in questa campagna elettorale, dall’instancabile consigliere politico, ai tecnici ed esperti che con me hanno costruito il programma, passando per i tanti volontari che hanno attaccato i manifesti o diffuso il materiale.

“Ad ognuno di loro voglio dire grazie.

“Da donna delle istituzioni al giudizio delle urne mi inchino e come affermato poche ore dopo lo spoglio del ballottaggio in un mio post sulla mia pagina ufficiale ho riconosciuto subito la vittoria di Rinaldo Melucci parlando di “sindaco di tutti”. Ora chiedo però di essere rispettata nel mio ruolo di cittadina, consigliere comunale di opposizione e direttrice della Casa Circondariale di Taranto garante anche di quell’indispensabile bisogno di legalità e giustizia ripartiva di cui la nostra comunità ha estremo bisogno. Il dileggio, la sbornia da diffamazione quando colpisce persone dello Stato e istituzioni indebolisce di fatto un po’ tutti noi. Mentre abbiamo sfide importanti da affrontare e per questo, terminata la difficile campagna elettorale, sarà necessario tornare a colloquiare con tutti nell’interesse esclusivo della città, possibilmente sminando il terreno da vendette, ripicche e tornaconti personali.

“Per questa ragione Rinaldo Melucci sarà anche il mio sindaco, e non smetterò di fare da sprone per la politica amministrativa di cui lui insieme alla sua giunta saranno garanti. Con senso di responsabilità non faremo mancare il nostro sostegno nelle fasi più delicate della vita della città, ma non lesineremo critiche e interventi duri su tutte le questioni che riguardano il futuro delle famiglie tarantine.

“In primo luogo sarà opportuno mettere mano ai rendiconti economici dell’ente che già da tempo sono sotto la lente di osservazione attenta della Corte dei Conti con il rischio di un nuovo default economico che i tarantini pagherebbero nuovamente sotto forma di cartelle esattoriali e mancato sviluppo.

“La maggioranza pertanto dovrà svolgere il suo ruolo, ma l’opposizione non si dovrà limitare ad essere osservatrice e per questo, in linea con quanto già annunciato in campagna elettorale, come consigliera presenterò alla prima occasione utile un ordine del giorno che sottoporrò all’attenzione di tutti i consiglieri eletti, affinché si possa istituire un organo di consultazione intermedia aperto anche ai rappresentanti della minoranza, per la creazione di un comitato di saggi chiamati da affiancare al sindaco nelle fasi delicate di consultazioni con i nuovi acquirenti ILVA.

“Sarebbe un gesto di grande attenzione verso tutte le sensibilità politiche espresse in consiglio comunale che contribuirebbe a rasserenare il clima e a lavorare al progetto di ricostruzione della dignità della democrazia e degli strumenti di rappresentanza.

“Ho rispetto dei 25.955 tarantini che mi hanno accordato fiducia e per questo con i quattro consiglieri eletti per la coalizione Insieme per Taranto sarò in consiglio comunale a svolgere il mio ruolo con lo spirito di servizio, la costanza, e la salvaguardia dei diritti dei più deboli che da sempre sono il faro del mio impegno professionale e umano.”

Stefania Baldassari”

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