BCC San Marzano lancia il nuovo concept di Filiale a Taranto e presenta il Gruppo Bancario Cooperativo di Cassa Centrale.
Tra tecnologia, consulenza e diversificazione cambia il modo di “Fare Banca verso il Futuro”.
Taranto, 16 Giugno 2017 – BCC San Marzano ha presentato oggi i nuovi spazi della storica Filiale in Via Pupino nel cuore della città dei due mari. Un nuovo modello di Banca rigorosamente orientata al futuro che parte dalla riorganizzazione degli ambienti: luoghi eleganti ma familiari ed accoglienti, adatti al dialogo, all’incontro e alla comunicazione. Spazi simili ad agorà, con reception che privilegiano l’accoglienza, divanetti e poltrone che formano piccoli salotti. “Si tratta di aree progettate non solo per vendere prodotti – ha spiegato il direttore generale Emanuele di Palma – ma per migliorare la relazione e aumentare la conversazione con i clienti e tra i clienti, al fine di rendere piacevole e interattivo l’utilizzo dei servizi offerti, lasciando alla tecnologia l’operatività delle transazioni bancarie”. Il fulcro è la hall d’ingresso: un’area condivisa per lo scambio di idee e momenti di incontro con clienti e non. La tecnologia è presenza costante con gli ATM per prelievi, ricariche e versamenti H24 a cui si aggiungono le postazioni Homebanking all’interno.“ La filiale – ha sottolineato di Palma – perde la connotazione di sportello per le operazioni e diventa luogo di confronto in cui la Banca vive il suo territorio (famiglie, imprenditori, giovani, start up)”.
Le attività di restyling vanno di pari passo con i decisivi cambiamenti di scenario determinati dalla riforma del credito cooperativo che vede confluire le oltre 300 Bcc italiane in 3 gruppi bancari nazionali. L’Assemblea dei Soci della BCC San Marzano ha deliberato all’unanimità – il 7 maggio scorso – l’adesione alla trentina Cassa Centrale Banca (CCB) come capogruppo del futuro Gruppo Bancario Cooperativo (GBC) – Credito Cooperativo Italiano – la cui operatività è prevista a partire dal 1° luglio 2018. Una scelta unitaria e convinta questa, che segna un cambiamento senza precedenti negli oltre 60 anni di attività dell’istituto di credito pugliese, tra i più accreditati del Mezzogiorno. Stando alle previsioni che si basano sulle adesioni al 31 maggio di 110 banche, per una totalità di 1600 sportelli e 11000 dipendenti, il Gruppo Bancario Cooperativo CCB si posizionerà tra i Principali Gruppi Bancari Italiani per attivo (al settimo posto con 70 miliardi di euro) e sarà il più solido (con un CET1 del 16,3%). In Puglia, dove la BCC San Marzano è riconosciuta tra le prime banche per redditività, sono 8 su 24 i player a sostenere il progetto trentino, rappresentando il 60% in termini di attivo patrimoniale sull’aggregato regionale del credito cooperativo.
Le novità in BCC San Marzano riguardano soprattutto le strategie commerciali della banca che conta 10 filiali, 2570 soci, 110 dipendenti, oltre 25000 clienti, un patrimonio che sfiora i 50 milioni di euro, un utile netto d’esercizio di 3,5 milioni e un CET 1 – indice di solidità per eccellenza – pari al 21,7%, tra i più alti in Italia.
Se da un lato è in atto una vera e propria rivisitazione del business model attraverso il potenziamento della multicanalità e dei servizi web con la Banca Online e il Mobile Banking, per rispondere alle necessità di una clientela esigente ed evoluta nonchè ad un processo di efficientamento della struttura, dall’altro il focus sembra essere sempre più il sostegno all’impresa, in un contesto in cui lo stato di salute delle Pmi pugliesi lancia evidenti segnali di miglioramento. Secondo il “Rapporto Pmi, Mezzogiorno 2017” di Cerved nel 2015 si è registrata una crescita del 2,3% del numero di piccole e medie imprese. In particolare la Puglia si è piazzata solidamente al secondo posto nel Mezzogiorno per dimensione del sistema delle Pmi. Nel 2014, la regione conta 5.000 aziende (il 13,4% del totale sul Mezzogiorno), che impiegano 128.000 addetti (sui 638.000 totali), generando un fatturato di 23,6 miliardi di euro e un valore aggiunto di 5,4 miliardi di euro. «E’ fondamentale in questa fase – ha sottolineato di Palma – il sostegno da parte degli istituti di credito in una prospettiva di ripresa e di crescita futura. Come banca locale puntiamo sempre di più ad affiancare le aziende cercando di mettere in atto vere e proprie azioni di accompagnamento e consulenza. Crediamo fortemente che ci siano margini di crescita anche importanti da cogliere. Basti pensare ai settori del turismo e dell’agroalimentare, che hanno reso la Puglia una regione di eccellenza”. Nel 2016, gli impieghi della BCC San Marzano hanno raggiunto quota 213,182 milioni di euro, in linea con il 2015, di cui circa il 60% è costituito da finanziamenti alle imprese del territorio, pari a quasi 130 milioni di euro, distribuiti prevalentemente tra attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio (45%), attività manifatturiere (17%), costruzioni (14%), servizi di alloggio e ristorazione (4%), agricoltura, e pesca (3,7%), servizi di informazione e comunicazione (2%). In questo contesto si inserisce Welcome Impresa, il nuovo finanziamento con un tasso riservato alle micro e piccole imprese, che prevede ulteriori agevolazioni per gli imprenditori di età inferiore ai 40 anni.
Il sostegno non è solo lato impieghi bensì anche lato investimenti. E’ questo il caso dei Pir, (piani individuali di risparmio), ossia una nuova forma di investimento introdotta dalla Legge di Bilancio 2017 che prevede esenzione fiscale per i privati che sostengono le imprese italiane. La BCC San Marzano mette a disposizione della propria clientela le gestioni patrimoniali GP Benchmark PIR Risparmio Italia di Cassa Centrale Banca. “L’obiettivo dei PIR – ha spiegato il direttore generale – è indirizzare il risparmio delle famiglie a sostegno delle imprese, in particolare quelle di piccola e media dimensione e favorire la crescita dell’economia reale. Questa forma di investimento, già presente da tempo e con successo in molti paesi stranieri (Gran Bretagna e Francia), è rivolta, in particolare, ai piccoli investitori che possono godere di importanti sgravi fiscali.” Per beneficiare dell’esenzione fiscale l’investimento deve essere detenuto per almeno cinque anni, per un massimo annuo di 30.000 euro fino al raggiungimento di 150.000 euro. Le risorse raccolte in un Piano Individuale di Risparmio possono essere investite sotto forma di azioni, obbligazioni e quote di fondi di investimento. Quello che conta è che il 70% di quanto investito deve essere destinato a strumenti finanziari emessi da imprese italiane, anche se non sono da escludere le imprese europee, purché possano contare su una stabile base d’attività anche in Italia. Il restante 30% può essere destinato ad altri strumenti finanziari, anche ai conti correnti o ai conti deposito, purché non si superi il 10% di peso per ciascuno strumento. I risparmiatori posso godere di un vantaggio non irrilevante, ovvero l’esenzione fiscale per i redditi di capitale, i redditi diversi e le imposte di successione. La normativa infatti, prevede che le persone fisiche che mantengono i risparmi in un Piano Individuale di Risparmio per almeno cinque anni, sono esentati dal pagamento delle imposte su capital gain e rendimenti (il 12,5% sui titoli di Stato e il 26% sulle azioni e sulle altre obbligazioni).
Ma secondo di Palma,“la banca di prossimità non si limita solo all’erogazione del credito o al collocamento di prodotti di investimento, bensì offre consulenza e cerca di indirizzare le idee e le scelte imprenditoriali su progetti di successo”. Proprio in questa logica di partnership la BCC San Marzano ha scelto di porre in atto un nuovo esperimento nel settore dell’energia rinnovabile. Come quella con l’azienda salentina Costruzioni Solari, che da 35 anni realizza impianti a energia solare per acqua calda e riscaldamento domestico, garantendo un notevole risparmio energetico ed economico senza alcuna emissione inquinante. La collaborazione con BCC San Marzano consente di riservare ai clienti della banca il 30% di sconto, in aggiunta ai contributi statali GSE (Gestore dei Servizi Energetici) legati al Conto Energia Termico (in vigore dal 31 maggio 2016) che arrivano fino al 65% di rimborso della spesa. Un istituto di credito che non offre solo prodotti bancari ma diversifica e fa consulenza. “Vogliamo essere protagonisti di una vera e propria rivoluzione commerciale – ha commentato il direttore generale – che prevede lo sviluppo di nuovi prodotti e l’erogazione di nuovi servizi presso le nostre filiali. Si tratta di una fase di passaggio decisiva in cui vogliamo operare in funzione del gruppo cooperativo nazionale puntando a rafforzare la nostra leadership sul territorio attraverso l’implementazione di un modello di servizio estremamente innovativo“.