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FIM, FIOM E UILM: “ATTEGGIAMENTI CHE AUMENTANO DIVARIO TRA FABBRICA E CITTÀ”

I sindacati dei metalmeccanici di Taranto segnalano all’opinione pubblica, attraverso una nota stampa a firma dei coordinatori Fim, Fiom e Uilm
Vincenzo La Neve
Francesco Brigati
Gennaro Oliva, circa la presunta erogazione di un premio ad personam che avrebbe stanziato Arcelor Mittal ad alcuni preposti aziendali che, si legge nel comunicato: “In occasione dello sciopero indetto a seguito della morte di un nostro collega, hanno operato in alcuni reparti dello stabilimento siderurgico per consentire la continuità produttiva.”

“Eppure – scrivo i segretari Fim Fiom e Uilm – solo qualche giorno fa è arrivata ai dipendenti la lettera, da parte dell’amministratore delegato, che esorta ad avere fiducia e speranza per il futuro industriale, ambientale e occupazionale del gruppo in accordo ad un nuovo modello manageriale.”
“Da quanto emerso oggi – prosegue l’esponente sindacale – i contenuti della stessa lettera sono stati tempestivamente smentiti, facendoci ritornare ad un passato in cui la produzione ha sempre prevalso, anche difronte alla perdita di vite umane.”
Fim, Fiom e Uilm rimangono basiti da tale atteggiamento che continua ad allontanare i lavoratori e i cittadini da un’azienda che, da subito, ha mostrato il vero volto della multinazionale.
Di fronte ad un evento tragico, quale la morte di un lavoratore, conclude Brigati, è ingiustificabile quanto avvenuto e, se confermato, il sindacato non può che prenderne le distanze e aumentare la conflittualità con chi non rispetta la vita umana.
Inoltre, il ricorso al tar, presentato in merito al riesame dell’autorizzazione integrata ambientale, e atteggiamenti di questo tipo non fanno altro che aumentare il divario tra la fabbrica e la città.

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