Le campagne di Ginosa, Castellaneta e Palagianello rischiano lo stato di sofferenza idrica nonostante quanto sancito dalla convenzione sulla gestione della diga di San Giuliano, alla Puglia non verrebbe ancora assicurata la normale erogazione di acqua, nonostante le reiterate richieste.
È la denuncia di Cia Agricoltori Italiani Puglia che ha già scritto a Michele Emiliano (presidente della Regione Puglia), a Leonardo Di Gioia (assessore regionale alle Risorse Agroalimentari) e ad Alfredo Borzillo (commissario straordinario dei Consorzi di Bonifica) per chiedere un intervento tempestivo e risolutorio affinché si garantisca il rispetto dell’accordo che prevede la divisione in parti uguali tra Puglia e Basilicata dell’erogazione delle risorse idriche a uso irriguo dell’invaso. Le due Regioni, infatti, spiega la Cia, sono comproprietarie della diga in provincia di Matera ed il 50% dell’acqua accumulata su base annua è destinato ad alimentare la rete irrigua del comprensorio del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara.
“La Puglia, lo ricordiamo, si sobbarca la metà delle spese e, dunque, ha tutto il diritto di usufruire della sua quota di disponibilità idrica – insiste Raffaele Carrabba, presidente Cia Agricoltori Italiani Puglia – Peraltro la Basilicata avrebbe quasi esaurito la sua dotazione, perché si irriga già da febbraio, mentre in Puglia la stagione irrigua è iniziata da poco e finora il Consorzio Stornara e Tara ha attinto poca acqua e vuole capire perché il Consorzio di Bradano e Metaponto, che gestisce la diga, intenda ridurre l’erogazione nei mesi di luglio e agosto”.
Nella foto in evidenza l’invaso di Dan Giuliano.