Misure straordinarie ASL per il caso legionellosi a Taranto
In seguito al caso di legionellosi verificatosi a Taranto, i vertici e le strutture maggiormente interessate dell’ASL Taranto hanno predisposto una serie di misure atte a rilevare la presenza del batterio Legionella pneumophila e ad evitare il suo diffondersi.
In una riunione tenutasi nella mattinata del 17 settembre in cui hanno preso parte, tra gli altri, il Direttore Generale dell’ASL, Avv. Stefano Rossi, il Direttore Sanitario, Dott. Vito Gregorio Colacicco, il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Dott. Michele Conversano, nonché direttori dei presidi ospedalieri, direttori dei reparti maggiormente coinvolti ed esponenti di Manutencoop, dopo aver fatto il punto sull’evolversi della situazione del paziente ricoverato lo scorso 12 settembre con diagnosi di legionellosi, e sugli opportuni controlli messi in atto dal Dipartimento di Prevenzione per la ricerca del batterio, come da protocollo, tuttora in corso di svolgimento, la direzione aziendale ha dato indicazioni su alcune procedure da mettere in atto nell’attuale circostanza, in aggiunta ai controlli e alle attività diagnostiche ordinarie.
In particolare, si è previsto di operare degli interventi di monitoraggio straordinari sui pazienti ricoverati presso i reparti ritenuti più ad alto rischio in tutti gli ospedali dell’ASL Taranto, attraverso rilevazione dell’antigene urinario.
In secondo luogo, d’accordo con l’Area Gestione Tecnica, è stato chiesto a Manutencoop, azienda appaltatrice della manutenzione degli immobili e dei relativi impianti per l’ASL Taranto, di effettuare urgentemente un controllo straordinario su tutti gli impianti delle strutture dell’Azienda, a partire da quelle ospedaliere, in aggiunta ai controlli semestrali ordinari.
