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CAVALLI: “IL DERBY COL BARI? UNO STIMOLO PER TUTTI”

Giovane ma con voglia di voler crescere, avendo avuto una esperienza importante nelle ultime due stagioni da titolare. Andrea Cavalli ospite a 100 Sport Magazine parla del momento degli ionici legate alle vicende del campo e non solo. La chiacchierata con l’estremo difensore ionico parte dalla gara contro il Rende passando sul perché Cavalli è diventato un portiere.
“Nonostante la distanza si sono presentati numerosi tifosi, molti vivi, che si sono fatti sentire. Ci hanno detto chiaramente che voglio la promozione. Sarà sicuramente una esperienza positiva, devo crescere come calciatore e nel sud, in particolar modo a Taranto, potrò, come si suole dire, “farmi le ossa”. Prima volta nel girone H, arrivo dopo due stagioni da titolare, la mia caratteristica principale è l’esplosività. Infatti ho avuto il risultato più alto nei test a Camigliatello. Il mio idolo è Buffon, come lui ho iniziato a giocare come calciatore di movimento e poi tra i pali. La mia avventura in porta è iniziata all’età di 6 anni. Non c’erano dei ruoli fissi e provando ho notato che mi trovavo bene e lì è iniziata la mia carriera da portiere. Taranto-Bari? MI hanno raccontato che è un derby molto sentito, come pochi in Italia. Per la società e la squadra sarebbe interessante avere il Bari nel girone visto che crea alte motivazioni. Siamo contenti del numero di abbonamenti sottoscritti, perché conferma la voglia da parte della squadra di seguire il sogno della tifoseria. Certo è che bisogna lavorare per continuare a coltivare questo entusiasmo. Abbiamo fatto una buona partita col Rende e speriamo di farla anche con la Virtus Francavilla. Il portiere esce dal campo senza voce? È dovuto al fatto che abbiamo una visione ampia del campo, così come anche della panchina e bisognerà gridare ancor più forte per sostenere i compagni in campo”.

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