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ECCO “C’ENTRA IL FUTURO”, MA NON È UN PARTITO (FOTO)

Bruno Pastore, già assessore comunale della prima giunta Stefàno ed ex segretario provinciale Udeur, è il coordinatore provinciale di Taranto dell’associazione “C-entra il futuro” mentre l’avvocato Mario Doria sarà il presidente provinciale della stessa. La loro nomina è avvenuta su indicazione del consigliere regionale Gianni Liviano (per Pastore) e di Donato Pentassuglia (per Doria), che della neonata associazione, presentata ufficialmente questa mattina (lunedì 10) nella sala stampa del palazzo del Consiglio regionale, sono tra i fondatori insieme ai colleghi consiglieri Fabiano Amati, Sergio Blasi, Ruggiero Mennea e Napoleone Cera.
Agricoltura, Sanità, Sviluppo economico, Ambiente, Infrastrutture e opere pubbliche, Autonomia differenziata, Cultura e turismo. Sono queste le direttrici lungo le quali intende muoversi “C-entra il futuro”, luogo privilegiato di incontro, discussione, confronto ma, allo stesso tempo, anche di azione e promozione delle tematiche più importanti che attanagliano i cittadini pugliesi.
Un’idea che nasce per colmare l’assenza di posizioni su singole tematiche di merito, per accordare il linguaggio della politica con il linguaggio delle persone. Il centro e il fine ultimo dell’Associazione, hanno spiegato i sei consiglieri regionali, è rappresentato dai cittadini pugliesi e dal loro futuro, “obiettivo che si può raggiungere rompendo ogni timidezza, anche quello di una legittima e contemporanea appartenenza politica (Amati, Pentassuglia, Blasi e Mennea sono del Pd, Liviano aderisce al Gruppo Misto, Cera è dei Popolari) e partecipando”.
Nessun nuovo partito e nessun retroscena. C-entra il futuro vuole essere, ha sottolineato Liviano (che ha incassato la solidarietà dei colleghi per gli attacchi e le minacce ricevute sui social per le sue posizioni sulla vicenda dei 600 bimbi nati malformati a Taranto), “un luogo dove le diversità si incontrano e diventano ricchezza, dove c’è confronto e analisi, dove i problemi si affrontano senza paura e senza soggezione, raccontando la verità e senza fornire risposte che possono piacere a secondo della contingenza del momento e della convenienza politica. Puntiamo a restituire speranza e partecipazione, a costruire bellezza, a restituire alla Puglia il senso di comunità, per ritrovarsi attorno a un’idea di comunità. Perché i partiti, come sono intesi oggi, non sono più luogo di idee e spesso corrono il rischio di entrare in asfissia”.
C-entra il futuro, è stato detto nel corso della conferenza stampa, sarà un presidio d’informazione e mobilitazione contro ogni forma di chiusura in se stessi, sotto forma di egoismo dettato dalla paura o di ogni forma di autonomismo.

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