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“CETRIOLI MARINI” DA TARANTO ALLA CINA PER 600 DOLLARI AL KG

Un vero business milionario con alla base i cetrioli marini od oloturie, un commercio redditizio la cui materia prima proveniva dai fondali marini di Taranto con un conseguente grave danno ambientale. Nei paesi asiatici poi le cosiddette “pizze marine” si trasformavano in prodotti di bellezza. Alle prime ore di questa mattina gli agenti della Questura ed i militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Taranto hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dalla Procura della Repubblica del capoluogo ionico, apponendo i sigilli a due magazzini utilizzati per lo stoccaggio e la lavorazione di ingenti quantitativi di prodotti ittici. Si tratta di oltre 10 tonnellate di oloturie (cetrioli marini) sequestrate, il reato ipotizzato è di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale tre persone sono state denunciate. L’operazione ha stroncato un traffico di Oloturie (più comunemente conosciute come “cetrioli marini”) con i paesi asiatici ed in particolare in Cina. A tal proposito era stata messa in piedi una vera filiera produttiva che esportava le oloturie che però risultano essere molto importanti se non fondamentali per l’ecosistema marino. Stando a quanto hanno accertato gli inquirenti ci sarebbe stata una vera e propria razzia di questo esemplare sui fondali della costa ionica, da San Vito a Punta Prosciutto e se non fosse stata fermata, sarebbe andata avanti fino al completo esaurimento della specie con gravi conseguenze ambientali. Tra l’altro pare che al termine della filiera di lavorazione una volta esportate in Cina, le oloturie venissero vendute fino a 600 dollari al chilogrammo, pertanto si tratta di un’operazione milionaria. Le oloturie vengono utilizzate nei paesi asiatici per realizzare cosmetici e prodotti di bellezza proprio per le loro proprietà naturali, ma anche per fini alimentari. Al momento sono tre le persone individuate e ritenute responsabili dei reati ipotizati, tra queste anche un sub sorpreso a pescare oloturie nella zona di Campomarino.

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