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COMUNALI, CAPRIULO:”UN’AMMINISTRAZIONE PARTECIPATA, POTENZIANDO LE ASSOCIAZIONI”

Dante Capriulo: “Promuoviamo la riscoperta del NOI per una politica partecipata”

Il candidato sindaco Dante Capriulo, assieme alle liste civiche che lo sostengono, nel solco dell’idea di politica partecipata da lui stesso auspicata in questo inizio di campagna elettorale, ha promosso un dibattito pubblico, in serata, organizzato nella sede della lista “PER” (acronimo di Passione, Etica e Responsabilità) a Talsano in corso Vittorio Emanuele II, gremita di cittadini della contrada talsanese. Nel corso dell’incontro si sono approfonditi i punti programmatici contenuti nella proposta progettuale di governo che il candidato Capriulo propone alla città.

“Siamo qui oggi per porre le basi di una politica incentrata sull’idea del NOI e non più dell’io, al fine di segnare una netta discontinuità con il modo di gestire la città, la vita politica ed il rapporto con le associazioni che ha contraddistinto l’ultimo decennio a Taranto”.

Esordisce così in conferenza stampa il candidato sindaco Capriulo, il quale sottolinea successivamente che il suo impegno sarà indirizzato verso il recupero del rapporto con la società civile, con il terzo settore e con le associazioni di categoria, linfa vitale per la macchina amministrativa comunale, in carenza di organico e di professionalità. “Proponiamo un’idea di amministrazione partecipata – ha poi proseguito – nella quale il Comune di Taranto deve sostenere le associazioni del terzo settore nell’ottica di una sussidiarietà nell’erogazione dei servizi essenziali. Penso ad esempio alle politiche sociali che andrebbero potenziate coinvolgendo associazioni che operano in questo ambito”.

Il punto nodale del programma di Capriulo si focalizza sulla creazione di un modello di sviluppo alternativo. Il candidato sindaco cita l’esempio di realtà virtuose, quali Bilbao e Torino, che hanno saputo ridisegnare il proprio futuro svincolandosi da un passato prettamente industriale. “Dobbiamo puntare a creare un modello di diversificazione produttiva – ha detto Capriulo – che sappia accantonare la monocultura industriale in favore di una economia multisettoriale, in grado di poter puntare su più ambiti di sviluppo e scenari che restituiscano attrattività alla città di Taranto”.

Per fare ciò bisogna prima risolvere le problematiche ambientali e sanitarie connesse alla grande industria. “Non ci arrendiamo all’idea che nel 2017 per non inquinare bisogna chiudere la fabbrica – ha poi aggiunto Capriulo -. Esistono tutti metodi, le migliorie tecniche e le indicazioni scientifiche per produrre abbattendo le emissioni inquinanti”. A tal proposito, ricorda la proposta di utilizzare il gas metano come combustibile da impiegare negli altiforni al fine di ridurre l’utilizzo di carbone coke nell’ottica di un’ibridazione della produzione che sappia diversificare il semiprodotto della lavorazione siderurgica, i coils, utilizzando sia altiforni alimentati a gas metano che a carbone coke. Quanto alle questioni sanitarie, Capriulo specifica che “il Sindaco ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini, avendo nella disponibilità dei suoi poteri quella di autorità sanitaria. Il Sindaco deve avere voce in capitolo in merito alle autorizzazioni attuative rilasciate alle imprese quali l’Ilva”.
Certamente le tematiche afferenti la gestione della fabbrica, il cronoprogramma degli interventi in termini di risanamento degli impianti ed eventuali ingerenze nei processi di cessione della grande fabbrica esulano dai poteri del sindaco. Ciò promesso, “il Sindaco deve presenziare ai tavoli istituzionali e dinanzi al Governo ad esercitare il suo ruolo politico in rappresentanza della cittadinanza, chiamandola a raccolta e facendo sue le istanze e le problematiche della popolazione”.
Altro punto nevralgico del programma politico di Capriulo è rappresentato dal riordino e dal potenziamento della macchina amministrativa, senza dimenticare che pende sul Comune di Taranto una sentenza della Cassazione, che si esprimerà il mese venturo, in riferimento alla questione dei BOC (buoni ordinari comunali). Questi furono rilasciati dal Comune di Taranto nel 2004 e non sono stati ancora erogati al creditore, Banca Intesa (che ha rilevato il credito vantato da Opi). In riferimento al riordino della macchina amministrativa, Capriulo specifica che bisognerà “lavorare per obiettivi e non più per funzioni. Elargendo premi di produzione ai dipendenti solo in caso di raggiungimento dell’obiettivo”. Questa soluzione, così come quella di accentrare le direzioni e gli uffici comunali che lavorano in sinergia in uniche strutture comunali, rientra nell’ottica di quella “rivoluzionaria normalità” che il candidato Capriulo si prefigge di portare a Palazzo di Città.
Quale il primo obiettivo che si prefiggerà di raggiungere una volta nominato Sindaco? A questa domanda di un cittadino presente al dibattito, Capriulo risponde affermando che “la prima cosa che farò è quella di attuare una programmazione strategica per questa città. Da perseguire portando a compimento le nostre idee di cambiamento, su cui poi si dovrà muovere tutta l’amministrazione, dal primo all’ultimo. Un processo che va realizzato – conclude – in maniera condivisa, partecipata, mettendo assieme tutte le persone competenti”.

Il candidato sindaco, Dante Capriulo

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