Melucci: “ La resistenza qui si organizza non solo per strada ma anche girando il mondo e portando nuovo lavoro e nuovo sviluppo”
Il lavoro a Taranto deve tornare un valore. Nessuno si dovrà più sentire solo, né il malato in corsia, né l’operaio sull’altoforno. E se parliamo di lavoro, di diritti, di civiltà e cultura non potevamo non partire da qui, dal luogo evocato da tutti come simbolo del cambiamento. E io a questo cambiamento credo perché qui c’è un comparto agro-alimentare che funziona, un clima che ci consentirebbe di fare turismo per molti mesi all’anno, un patrimonio storico, archeologico e architettonico di pregio, un porto che prova ad avere più ruolo nel Mediterraneo.
Così Rinaldo Melucci questa mattina durante la Festa del Primo Maggio organizzata in città vecchia nella sede del Comitato del candidato del centrosinistra in Piazza Duomo.
Ma è tempo di Resistenza per Melucci, “una resistenza – dice – che non si fa solo scendendo in piazza ma anche girando il mondo e provando a portare qui nuovo lavoro, nuovo sviluppo”.
Si tratta di un riferimento alla sua attività di impresa come presidente della Ionian Shipping Consortium.
Dal 15 maggio migliaia di turisti scenderanno dalle navi al porto e affolleranno questi luoghi; quell’alternativa è frutto di un lavoro che come Ionian Shipping Consortium, io e altri 14 agenti marittimi di questa città, abbiamo realizzato in due lunghi anni di incontri, sopralluoghi, problemi da superare – dice – Oggi il risultato, una goccia nel mare per carità, è lì. Sono certo che la città sarà pronta al cambiamento che si propone. Sarà capace di riconoscere quel piccolo ma significativo cambiamento. Saprà essere unita.
Sì, sono il candidato con il fiocco rosa – aggiunge poi facendo riferimento alla sua campagna di manifesti in giro per la città – e rivendico il desiderio di usare toni gentili. Questo festeggiamo oggi qui nel giorno della Festa del Lavoro, uomini, donne e bambini che festeggiano insieme una speranza che si fa materia viva e che prova ad organizzarsi.
E sono i bambini la vera novità di questo appuntamento. Tanti bambini che con le loro famiglie sono tornati nel cuore più antico della città.
Se è vero che la politica è partecipazione è dovere di chi si candida ad amministrare questa città di offrire spazi di confronto accessibili a tutti – dice – penso alle mamme e ai papà di questa terra, tutti i giorni presi da problemi contingenti e che spesso non hanno la possibilità neanche di informarsi sulle scelte che si compiono in loro nome. Noi abbiamo invece il dovere di pensare ad una città a misura di bambino, non solo quando rivendichiamo rispetto per la nostra salute, ma anche quando progettiamo strade, ponti, costruiamo la programmazione sociale, culturale o sportiva di questa città. Solo così questi bambini non saranno costretti ad andare via e a continuare a tener viva e vitale questa città.