È stata morsa da un topo mentre usciva dal lavoro. È accaduto a Taranto, nella zona industriale: una
donna, terminato l’orario di lavoro presso l’azienda in cui opera, si è inoltrata nelle strade buie per
trovare la sua auto quando l’animale spuntato da un cespuglio l’ha morsa a un polpaccio. La donna,
nonostante fosse terrorizzata, è riuscita a trovare la forza per recarsi dai medici che le hanno curato
la ferita riscontrando che, fortunatamente, non vi saranno conseguenze.
«Solo tanta paura, pero ora – ha commentato Andrea Lumino, segretario generale di Slc Cgil – ma
non possiamo certo aspettare che arrivino problemi maggiori per intervenire e restituire decoro e
dignitose condizione igienico sanitarie a quel tratto della zona industriale dove quotidianamente si
recano migliaia di donne e uomini. Come Slc Cgil Taranto – ha aggiunto Lumino – da diverse
settimane abbiamo denunciato lo stato di abbandono degli spazi pubblici che si trovano nella zona industriale: parliamo in particolare di quelli nei pressi di via del
Tratturello e di via della Transumanza. Qualche tempo fa il Comune di Taranto ha ascoltato le nostre
richieste ed è intervenuto – ha specificato il sindacalista – in via del Tratturello, ma invece non
abbiamo avuto alcun riscontro per via della Transumanza: dobbiamo attendere un altro episodio
come questo per avere risposte?»
Slc Cgil ha spiegato che in quella zona oltre a rifiuti e all’assenza di illuminazione, esiste un grave
pericolo legato alla folta vegetazione incolta che crescendo ha addirittura rotto alcuni tratti di
marciapiede rendendo quindi impossibile la percorrenza ai lavoratori. Una situazione che quindi è
divenuta chiaramente fonte di pericolo per la sicurezza: le donne e gli uomini che si recano
quotidianamente al lavoro sono costretti a muoversi nel tratto stradale anche durante le ore di
buio. «A questo – ha continuato Lumino – si aggiunge ora il rischio di animali che si annidano in
quell’erba incolta. Non vogliamo generare allarmismo, ma non possiamo non denunciare un
avvenimento come quello accaduto a questa lavoratrice per sollecitare gli enti pubblici a far sentire
la loro presenza attiva sul territorio». Il sindacato ha già scritto qualche tempo fa al Comune e ora si
è rivolta anche all’Asl: «a causa dei silenzi da Palazzo di Città, abbiamo informato di quanto
accaduto anche l’ASL ionica.
Chiediamo – ha concluso il segretario di Slc Cgil Taranto – ancora con maggiore vigore un segnale al
Comune affinché si faccia carico di questa situazione insostenibile e insieme alle ditte private
aggiudicatrici di appalti possa immediatamente e senza alcune indugio, restituire sicurezza e igiene
a quella zona e quindi ai cittadini che lì operano».
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