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FOGNE A SANVITO, DURO BOTTA E RISPOSTA LONOCE-LIVIANO

Sulla difficile situazione che da anni vivono molti cittadini di San Vito si registra una polemica a distanza tra il vicesindaco Lonoce ed il consigliere regionale Liviano, vi proponiamo le due note inviate alla stampa. Stamattina Lonoce (anche nella veste di assessore comunale ai Lavori Pubblici) scriveva: “Di tutto potevamo avere bisogno al Comune di Taranto, non certamente di un portavoce – in questo caso del Consigliere comunale Liviano- che apprendendo degli esiti di un accordo raggiunto a Palazzo di Città lo scorso 6 aprile tra i vertici dell’AQP di Taranto ed il Sindaco dott. Ippazio Stefàno sulle concrete iniziative da mettere in campo per la realizzazione dei tronchi idrico fognanti nelle zone di Lama S.Vito e Talsano, si è subito appropriato di questa importante circostanza per sbandierarla alla cittadinanza, nel puerile tentativo di sdoganarla come frutto di un proprio impegno. Per la verità al tempo in cui rivestì – per pochi giorni – la carica di Assessore Regionale si fece promotore di un incontro con l’Assessore Regionale Giannini sulla tematica e magari fosse rimasto Assessore, forse una effettiva mano ce l’avrebbe potuta dare piuttosto che millantarla, ma sono stati i tanti incontri svoltisi a Bari tra il Sindaco, il sottoscritto con lo stesso Assessore Giannini ed il suo staff tecnico e con i vertici di AQP di Bari che hanno impresso una svolta agli aspetti tecnici che oggi grazie anche al fitto scambio di lettere tra il Sindaco Stefano e l’AQP si è giunti ad affidare proprio all’AQP la redazione del Piano Particellare di esproprio che una volta attuato sarà il vero snodo che consentirà alla famiglie di Lama, S. Vito e Talsano di vedersi finalmente dotate di questi importanti tronchi idrico fognanti tanto attesi ormai da diversi decenni. L’accordo del 6 aprile con l’AQP – certamente non raggiunto dal Consigliere Liviano – sostituisce a tutti gli effetti un precedente accordo che il Comune aveva sottoscritto con la Soc. Infrataras alla quale erano stati delegati questi compiti, ora affidati all’AQP e questo cambio di rotta voluta dal Sindaco consentirà un notevole accorciamento dei tempi ed anche delle economie di spesa. Siamo certi che grazie alle riconosciute competenze dell’AQP saranno rispettati i tempi di redazione dei piani particellari ed il cronoprogramma dei lavori. L’AQP prevede entro fine ottobre di questo anno il completamento delle fasi progettuali cui farà seguito la gara con una previsione di aggiudicazione entro luglio del prossimo anno. L’esecuzione dei lavori dovrebbe completarsi entro dicembre 2018 .Queste precisazioni andavano doverosamente fatte per non ingenerare nell’opinione pubblica confusione sui ruoli ma soprattutto per dare merito a chi effettivamente tutti i giorni si spende per raggiungere gli obiettivi che sono a cuore dei cittadini. Siamo a Taranto per cui non possiamo non richiamare un detto tarantino che scritto in italiano dice:”…c’è chi toglie il grasso dal palo e che poi c’è chi si prende la cuccagna” .Non possiamo dunque permettere che chiunque possa prendersi meriti che non ha. “Diamo a Cesare quel che è di Cesare”. Approfitto dell’occasione per informare, altresì, che stiamo per consegnare all’AQP i due siti di via del Faro e via Zoche, attualmente oggetto di pulizia nei quali saranno realizzati gli impianti di sollevamento a servizio della rete fognaria. Stiamo-come si può ben vedere- procedendo con speditezza e concretezza- Non ci piacciono le chiacchiere sbandierate e ci siamo fatti anticipare dal consigliere Liviano solo perché a breve avremmo comunicato alla città i pasi successivi alla sottoscrizione dell’accordo con l’AQP.”

Nel pomeriggio la replica di Liviano: “Apprendo che il vicesindaco di Taranto nonché assessore ai Lavori pubblici si è lanciato in una intemerata nei miei confronti accusandomi, a proposito delle notizie da me diffuse sullo stato di avanzamento delle procedure per la realizzazione dell’impianto fognante nei quartieri di Talsano, Lama e San Vito, di protagonismo. Che dire. C’è chi interpreta la politica come servizio alla comunità, informandola, laddove possibile, su argomenti che la interessano da vicino, e chi, invece, ragiona nell’ottica della medaglia da appuntarsi sul bavero della giacca. Evidentemente, l’assessore Lonoce appartiene a questa seconda categoria”.
È determinata e decisa la replica del consigliere regionale Gianni Liviano alla nota diramata nella tarda mattinata da Palazzo di Città. Accuse che Liviano rispedisce al mittente.
“Forse – aggiunge Liviano – al vicesindaco Lonoce sfugge che il sottoscritto è consigliere regionale pertanto portatore di interessi della città di Taranto. Se i cittadini di Talsano, Lama e San Vito hanno preferito rivolgersi a me per avere informazioni sulla questione, piuttosto che al Comune di Taranto, evidentemente c’è un motivo e il vicesindaco Lonoce farebbe bene a interrogarsi su quale esso sia. Vorrei solo sottolineare che la vicenda fogne ha avuto un’accelerata proprio nel momento in cui la Regione Puglia l’ha presa in carico (su sollecitazione oltre che del sottoscritto anche del consigliere comunale e provinciale Dante Capriulo) dal momento che per circa dieci anni questa amministrazione comunale non è stata in grado di assicurare servizi primari ad ampia parte della popolazione. Anzi, se rallentamento c’è stato questo si è verificato nel momento in cui, nonostante la sottoscrizione di un accordo (siglato ad ottobre scorso) tra Regione Puglia, Comune di Taranto e Aqp con il quale si delegava quest’ultimo a procedere negli espropri, la Giunta comunale ha pensato bene di conferire l’incarico ad Infrataras salvo poi rendersi conto di non aver le risorse economiche per assumere, seppure a tempo determinato, le figure tecniche necessarie. Per non parlare del fatto che all’incontro (svoltosi a Bari lo scorso 8 marzo) propedeutico a quello del 6 aprile, cui Lonoce fa riferimento, il sottoscritto era presente insieme al consigliere Capriulo e ad una delegazione di cittadini dei tre quartieri interessati. Mi chiedo, a questo punto, di che cosa stiamo parlando”.
Quanto poi alla infelice frase sulla breve durata del suo assessorato, Liviano ricorda a Lonoce che “si può essere assessori per poco tempo e lasciare segni tangibili come, altresì, si può essere assessori per anni senza che alcuno se ne accorga. Credo – conclude il consigliere regionale – che i tempi siano maturi perché questa Giunta comunale vada a casa in anticipo sulla sua naturale scadenza per decennale evidente e assoluta incapacità di governare la città”.

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