La vicenda della raccolta di firme per lo scioglimento del Consiglio comunale fa registrare una presa di posizione di quattro consiglieri di minoranza. Questo il documento sottoscritto da Venere, Ciocia, Gigante e Di Giovanni: ” L’ inadeguatezza e l’inefficienza dell’ attuale Giunta Stefano è un dato fin troppo evidente.
Lo testimonia lo stato di abbandono nel quale versa la Città e soprattutto l’assenza di una chiara visione strategica per lo sviluppo sociale, culturale, urbanistico ed economico della realtà jonica, più volte denunciato da larghi strati della popolazione .
Una lunga fase di stallo ha caratterizzato l’azione amministrativa della Giunta Stefano, persa in avvicendamenti di assessori e sostanziale vuolo di proposte e realizzazioni visibili.
In questo quadro i sottoscritti Consiglieri Comunali, molti dei quali avevano inizialmente sostenuto la ricandidatura del Sindaco Stefàno, hanno, sempre nelle sedi istituzionali, censurato criticamente l’inefficienza e le contraddizioni dell’Amministrazione Comunale, e si sono conseguentemente collocati in minoranza ed all’opposizione in Consiglio, per rimancare con nettezza la propria dissociazione rispetto ad un fallimento che si manifestava già da tempo agli occhi di tutti.
Ne è riprova il grande numero di sedute del Consiglio Comunale sciolte per mancanza di numero legale, fatto mancare dalla stessa risicata maggioranza che sostiene un traballante Governo cittadino.
Su tale premessa, i sottoscritti Consiglieri ritengono che il luogo privilegiato dell’azione politica, della critica e dell’esternazione dei voti siano le sedi istituzionali, e dei partiti nelle quali il voto si accompagna alla costruzione di un percorso e di una motivazione adeguata, nel segno della trasparenza e della condivisione. In quelle sedi si possono costruire scenari diversi ed alternativi, rispetto a più facili scorciatoie, magari mediaticamente più appariscenti, quali le contestazioni sui social networks o iniziative estemporanee ed inutilmente demagogiche e populistiche come raccolte di firme già in partenza destinate, per la scarsa adesione, al fallimento.
Ai consiglieri di minoranza si richiede capacità di critica e proposta e non la sola protesta chiassosa che, a volte, come nella presente circostanza, può avere la conseguenza, involontaria, di indebolirne la stessa posizione.
Per tale ragione i Consiglieri, nel rispetto delle diverse decisioni di altri autorevoli colleghi, ritengono che il Consiglio del giorno 31 maggio di approvazione del bilancio Consuntivo 2015 e Previsionale 2016 sarà l’occasione giusta per verificare con i numeri proposte alternative rispetto all’attuale Governo della Città.
Paolo Ciocia
Francesco Di Giovanni
Cosimo Gigante
Francesco Venere”
