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HOTSPOT, C’E’ IL PARERE POSITIVO DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA, PERO’…

L’hotspot di Taranto supera l’esame della Commissione Parlamentare d’inchiesta che esprime nel complesso un giudizio positivo, dopo la visita e le audizioni tenutesi in Prefettura a Taranto. Nel centro di accoglienza tarantino ubicato nel Porto di Taranto vengono accolti, assistiti ed identificati i migranti che sbarcano in Italia. Il parere positivo sulla struttura ionica è stato illustrato in una conferenza stampa finale in Prefettura (fotro in evidenza) dal Presidente Federico Gelli: “Da quello che abbiamo visto – ha detto Gelli in conferenza – non ci pare aver riscontrato particolari problemi a Taranto. Tutte le attività previste vengono svolte in tempi contenuti, e c’è una presenza di mediatori culturali, sia del ministero dell’Interno, sostanzialmente della Polizia di Stato quindi, sia delle associazioni, che funziona bene perchè consente di informare i migranti sui loro diritti e sulle loro possibilità”. “Abbiamo anche preso atto – ha aggiunto il presidente Gelli – delle modalità e delle procedure con cui il Comune di Taranto intende affidare all’esterno alcuni servizi dell’hotspot”. Della Commissione fa parte, tra gli altri, anche Marco Rondini, della Lega Nord, il quale ha criticato il metodo che ha portato alla creazione degli hotspot, ricordato come in Germania, a fronte di un milioni di migranti, “non ci siano stati episodi gravi come, in Italia, “Mafia Capitale” e il Cara di Mineo. Segno che molte cose non vanno. Abbiamo poi appreso – ha aggiunto Rondini – che a Taranto i volontari della cooperativa “Noi&Voi” che sono nell’hotspot, percepiscono un rimborso di 900 euro mensile. Ora non vorremmo che, a fronte della situazione del nostro Paese e dei problemi che vive Taranto, questo per molti giovani fosse anche un modo per trovare occupazione”. Il presidente della commissione parlamentare, Gelli, sul punto dei 900 euro, ha poi specificato che ” dalla documentazione che ci è stata presentata, si tratta di un rimborso spese lordo a fronte di un rendiconto presentato”. Paolo Beni, del Pd, ha infine sottolineato come “il Governo stia gestendo il flusso migratorio senza alcun ricorso a provvedimenti di emergenza e in assenza di un concorso attivo dell’Europa.

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