Una serie di manifestazioni per sollecitare gli organi competenti ad accelerare sul caso Ilva. A cominciare da un sit in a Montecitorio, il 12 luglio in occasione della discussione in aula sulla conversione in legge dell’ultimo decreto sul siderurgico, e il 14 con uno sciopero dei lavoratori nello stabilimento di Taranto durante il sopralluogo di una delegazione della Commissione Europea.
La notizia arriva dalla Fiom Cgil che, in conferenza stampa con Rosario Rappa per la segreteria nazionale, e i segretari provinciali Romano e Massafra, ha promosso le iniziative.
“In merito all’ultimo decreto – ha sottolineato Rappa – il problema fondamentale è che si continua a perdere tempo. Con una ottimistica previsione, la nuova acquisizione dell’Ilva non arriverà prima dell’estate dell’anno prossimo”. I rappresentanti dei sindacati hanno poi ribadito l’importanza di ambientalizzare l’Ilva mantenendo allo stesso tempo i livelli occupazionali. A tal proposito il segretario Massafra ha rimarcato l’impegno della Cgil, così come Romano per la Fiom che ha annunciato la richiesta al ministro Calenda di un tavolo permanente per monitorare tutti gli sviluppi sulla vicenda Ilva. di Fabrizio Cafaro
