Intervento per lesione temporo-parietale a paziente sveglia (awake craniotomy) al SS.Annunziata di Taranto
Martedì 30 gennaio, nella sala operatoria del Reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale SS.Annunziata di Taranto, una paziente di 64 anni con pregressa emorragia temporo-parietale sinistra secondaria ad angioma cavernoso sanguinante, in “aree eloquenti” (ossia aree della corteccia cerebrale che regolano la motilità, la sensibilità e quelle che regolano la produzione e comprensione della parola), come confermato dalle indagini neuroradiologiche, è stata sottoposta, da sveglia, a craniotomia con asportazione di tumore (causa della lesione) da parte dell’equipe chirurgica costituita dal Dott. Costella e dal Dott. Zelletta, e in stretta collaborazione con il Neuroanestesista, Dott. Angelo Ciccarese, che nei giorni precedenti all’intervento aveva instaurato un lungo colloquio con la paziente, dovendo poi essere lui in sala operatoria a relazionarsi con la stessa.
La paziente ha tollerato bene la fase chirurgica ed al termine della seduta è ritornata in Reparto senza deficit neurologici.
Tale metodica è già ampiamente utilizzata nei grossi centri Neurochirugici ma, fino a pochissimi mesi fa, mai utilizzata in Puglia. Presso la Neurochirurgia di Taranto, negli ultimi mesi sono già stati eseguiti sei interventi con tale metodica.
Questa tecnica viene adoperata per preservare la funzione cerebrale: in caso di lesione espansiva (intesa come lesione occupante spazio) nelle “aree eloquenti” cerebrali, lesione in genere causata da un tumore, l’obiettivo diventa l’asportazione di tale tumore, preservando la funzionalità di tali aree corticali.
Le metodiche di neuroimaging (TAC, RMN, etc.) forniscono informazioni sul luogo esatto in cui si trova la lesione ma nulla dicono sulla funzionalità delle strutture circostanti. L’avvento della Neuronavigazione, inoltre, ha consentito di “pianificare” la traiettoria migliore per aggredire e raggiungere tali lesioni profonde sottocorticali, ma anche questa metodica nulla dice sulla funzionalità delle strutture che vengono attraversate nel corso dell’intervento. Pertanto, negli ultimi anni si è diffuso sempre di più il “mappaggio” della corteccia cerebrale a paziente sveglio, ossia l’awake craniotomy. La metodica consiste, a paziente completamente sveglio con craniotomia ed apertura della dura madre (meninge che ricopre il cervello), nella stimolazione elettrica diretta con un probe della corteccia cerebrale e delle aree eloquenti.
Questa procedura richiede la partecipazione attiva del paziente: l’intervento viene eseguito a paziente sveglio e collaborante, che colloquia con l’anestesista per tutta la durata dell’operazione, così da poter verificare la funzionalità delle aree eloquenti.
Il Direttore Generale dell’ASL Taranto ha voluto complimentarsi personalmente con l’équipe diretta dal Dott. Costella: «La delicatissima tecnica utilizzata presso il Reparto di Neurochirurgia del SS.Annunziata è una tecnica di avanguardia, ad oggi utilizzata esclusivamente nei centri chirurgici d’eccellenza da chirurghi di grande professionalità ed esperienza. Perciò è da sottolineare l’importanza di interventi di questo tipo presso le nostre strutture. A tutti gli operatori della Neurochirurgia va il plauso di questa direzione aziendale».
