Ha attraccato intorno alle 8 di questa mattina (16 gennaio) al porto di Taranto la Sea Watch 3. I migranti a bordo sono 119, soccorsi in tre distinti interventi nei giorni scorsi. Di questi quaranta sono minori non accompagnati (ci fa sapere l’assessore alle Politiche dell’accoglienza e dell’integrazione del Comune di Taranto Gabriella Ficocelli). Gli assistenti sociali hanno già provveduto a sistemarli momentaneamente nelle strutture presenti su Taranto e provincia (i Comuni di Foggia, Potenza e Mesagne hanno dato la disponibilità ad accoglierne alcuni).
Subito dopo lo sbarco, con le operazioni coordinate dalla Prefettura di Taranto con il supporto degli uomini e dei mezzi della Capitaneria di porto, della Guardia di Finanza e del 118, si è messa in moto la macchina dell’accoglienza con il contributo della Protezione civile e della Croce Rossa. Il resto dei migranti sono stati trasferiti nell’Hotspot del capoluogo ionico dove sono state messe in atto le procedure di identificazione e sanitarie. Trascorse 24 ore i migranti che erano a bordo della Sea Watch 3 lasceranno l’Italia per raggiungere altri Paesi europei. Il Viminale in una nota dei giorni scorsi aveva sottolineato che “Francia, Germania, Portogallo e Irlanda hanno già dato la loro disponibilità ad accogliere i richiedenti asilo a bordo”.
“La disponibilità – informa il ministero – è stata offerta sulla base dell’apertura della procedura di ridistribuzione dei migranti a livello europeo avviata dalla Commissione Ue anche sulla scorta del pre-accordo di Malta”.
