Trasformazione dello stato dei luoghi mediante dissodamenti, spietramento dei pascoli e di aree naturali, con successiva macinazione delle pietre, in area coperta da vegetazione naturale: tutto al fine di realizzare una strada di accesso a un seminativo. E’ quanto hanno accertato i forestali del Comando Stazione di Martina Franca, intervenuti in un’area di particolare pregio ambientale sita nel territorio della Murgia di Sud-Est. Tali operazioni erano state condotte in totale assenza delle autorizzazioni previste dalla legge: nulla osta paesaggistico e valutazione di incidenza. I forestali hanno pertanto proceduto al sequestro di una superficie di circa 14.000 metri quadrati, al fine di scongiurare l’aggravamento del reato e l’alterazione dello stato dei luoghi.
L’area sequestrata è vincolata e tutelata dalla legge in quanto rientrante nel Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Murgia Sud-Est”, nel reticolo idrografico e in Area di Rispetto dei Boschi e del Regio Tratturo Gorgo-Parco, come previsto dal vigente Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia. Proprio in virtù di questi vincoli, tale area non può essere sottoposta a lavori di conversione dei pascoli e delle aree coperte da vegetazione naturale e seminaturale in aree coltivate, né a spietramento dei pascoli e delle altre aree naturali e seminaturali.
Per l’esecuzione di tali opere abusive il proprietario del terreno e il conduttore dello stesso sono stati denunciati a piede libero e risponderanno dei reati di esecuzione di lavori abusivi su beni paesaggistici e distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto.
L’attività di contrasto alle opere di trasformazione del territorio svolta dal Corpo Forestale dello Stato assume particolare rilievo nelle aree vincolate del nostro territorio, particolarmente meritevoli di salvaguardia perché ricche di aspetti preziosi per la loro rilevanza ambientale, culturale e antropologica.