“Piano ambientale Ilva targato Mittal:
massicce richieste dilatorie, interventi a passo di lumaca, tempi biblici!” È quanto scrive in una nota inviata alla stampa Legambiente Taranto che parla di “Rinvii ingiustificabili.
Rispettare i tempi di attuazione del Piano originario. Inaccettabile un Piano che si dilati sino al 2023 ”
“Abbiamo cominciato – prosegue Legambiente – l’esame della domanda di autorizzazione dei nuovi interventi e di modifica del Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria per l’Ilva di Taranto depositata da AM InvestCo Italy srl, in merito ai quali presenteremo – scrive Legambiente-nonostante gli strettissimi tempi previsti per la consultazione del pubblico, assolutamente insufficienti in rapporto alla mole della documentazione da visionare – le nostre Osservazioni.
Il primo elemento che abbiamo esaminato – scrive ancora Legambiente – è costituito dai tempi di attuazione e sin da ora vogliamo denunciare che le proposte presentate si caratterizzano per una generalizzata e massiccia richiesta di dilatazione dei tempi di attuazione degli interventi previsti, del tutto priva di giustificazioni non solo in rapporto al tempo già trascorso dalla approvazione dell’A.I.A., avvenuta ormai cinque anni fa, quanto, soprattutto, conclude Legambient, in relazione alle tempistiche indicate nel Piano ambientale Ilva approvato con decreto il 14 marzo 2014.”