Una rilevante operazione a tutela del pubblico demanio marittimo e dell’ambiente costiero si è conclusa nella giornata di ieri, condotta dalla Guardia Costiera di Taranto in collaborazione con la Polizia locale di Taranto in località Lido Azzurro.
In particolare militari del Nucleo Operativo di Protezione Ambientale della Direzione marittima di Bari con la collaborazione di personale della Polizia locale hanno accertato in località “Lido Azzurro” nel Comune di Taranto la presenza di un vero e proprio rimessaggio abusivo di barche realizzato lungo un ampio tratto di costa, constatando la presente di una cinquantina di unità tirate a secco lungo il tratto di costa, di numerosi natanti, pedalò e carrelli nautici per il trasporto delle barche incluso 1 verricello in ferro, utilizzato per il tiro a secco delle unità e un mezzo meccanico per la movimentazione delle stesse, occupando abusivamente un’area demaniale marittima di superficie pari a oltre 4000 mq. All’interno dell’area i militari hanno riscontrato uno stato di degrado ambientale per la presenza di numerosi rifiuti di vario genere, anche di tipo speciale, tra cui travi in legno, pali in ferro, gavitelli, boe, materiale di risulta cementizio e plastica, con gravi conseguenze per tutto l’ambiente circostante, mentre il rimessaggio abusivo realizzato lungo la spiaggia ed il tratto di costa retrostante ne impediva di fatto la libera fruizione da parte della collettività.
Pertanto, i militari operanti hanno proceduto al sequestro penale dei natanti e dei materiali che costituivano, tra l’altro, pericolo per la pubblica incolumità, invitando il Comune di Taranto – Direzione Patrimonio, Ufficio Demanio, prontamente intervenuto sui luoghi per quanto di competenza, a provvedere allo sgombero dell’area demaniale marittima abusivamente occupata in modo da renderla nuovamente fruibile.
Dell’operazione è stata informata l’Autorità Giudiziaria, alla quale sono stati denunciati soggetti ignoti per le ipotesi di reato di abusiva occupazione di pubblico demanio marittimo, abbandono incontrollato di rifiuti oltre che deturpamento di bellezze naturali, mentre gli accertamenti proseguiranno per la identificazione dei responsabili dell’abuso.
Inoltre i militari, con i tecnici comunali e la polizia locale, hanno riscontrato, in una vicina area boschiva, cumuli di rifiuti in stato di abbandono tra cui mobili, frigoriferi, guaine di catrame, pannelli in vetroresina, materiale di risulta cementizio, una vera e propria discarica non autorizzata che si estendeva per un’area quantificata in oltre circa 1000 mq.
L’Ufficio competente del Comune, preso atto del grave stato di degrado ambientale dell’intera area, dovrà provvedere alla rimozione dei rifiuti di vario genere per la bonifica ambientale dell’intera area.