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MARTINA FRANCA, INCONTRO COMUNE-REGIONE PUGLIA

Non mollare mai, arrivare fino in fondo e, soprattutto, non sarà l’ultima spiaggia, almeno per il Taranto. Parole e musica di Francesco Alvino, ospite di 100 sport magazine, spiega tutto ciò che si nasconde dietro alla preparazione della gara contro il Nardò.

“Col ritorno di Cazzarò, dopo un periodo negativo con Campilongo, assieme alla società vicina, c’è stata serenità. Ma dobbiamo dare continuità e speriamo di riuscirci in maniera positiva. Ci sono 24 punti in palio possiamo dire la nostra. A Nardò è si fondamentale ma dopo ci saranno altre 7 gare. Il gruppo c’è sempre stato, squadra e società. Ora che i risultati arrivano, naturalmente, sembra che siamo daccapo affiatati. Quando la società mi ha chiesto di rimanere ho apprezzato questa volontà da parte loro. Io buono? In campo magari dimostro più cattiveria, ma è solo determinazione a far bene. Il cambio? Abbiamo dato più spinta sulle fasce per mettere dei cross per gli attaccanti. Pressione all’arbitro? Può essere positiva o negativa, perché la poca personalità può condizionare. Tutti per domenica ci teniamo ma la prepariamo con serenità, come prepareremo le altre partite. Nardò, questo è chiaro, non sarà l’ultima spiaggia. Il gol più bello, stilisticamente parlando, è quello realizzato col Fondi, Isola Liri per importanza visto che è valso 3 punti. I tanti gol di Genchi? Non so rispondere perché gli altri hanno fatto pochi gol, ma l’importante è che si segni e che si vinca. Giornata pro Virtus Francavilla? Potrebbe, ma non guardiamo loro pensiamo alla nostra col Nardò. La città? Abbastanza grande che offre tante cose. Un difetto? L’Ilva a livello ambientale, io vengo dalla terra dei fuochi. La bellezza il mare. I tarantini sono come i napoletani: calorosi e stretti. Ai tifosi chiedo di starci vicino, manca tanto e possiamo toglierci soddisfazioni”.

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