Tenace in campo, timido ai microfoni ma un amore forte: quello per i colori rossoblù. Max Marsili ospite a 100 sport Magazine, spiega come le due domeniche di stop possano creare qualche problema, non per gli ionici che hanno lavorato alacremente anche durante la sosta pasquale.
“La doppia sosta spero che non sia stata negativa. Ma anche a Pasqua ci siamo allenati con un lavoro mirato per una partita fondamentale. Questo è un campionato equilibrato. Guardiamo a noi stessi e giochiamo ogni match come una finale. Ce la metteremo tutta per giocarcela fino alla fine. Lo spogliatoio è unito, quindi c’è lo spirito giusto di sacrificio, aiuto che viene anche dal mister il quale ci dona serenità e convinzione dei nostri mezzi. Inoltre è una società che nei momenti più difficili ci è vicino ed ha acquisito una mentalità forte.
Pensiamo gara su gara. Non sottovalutiamo nulla e pensiamo momento dopo momenti. Concentrati e uniti,
siamo venuti fuori nei momenti più difficili. Il gol al 90’ contro l’Aprilia? Ci abbiamo creduto fino alla fine, non molleremo mai. La nostra forza è l’unione del gruppo e convinzione dei nostri mezzi. Da chi conosco, vista l’esperienza in questa piazza, a chi, in maniera giusta, è venuto a dicembre mettendosi subito a disposizione. Mai cali di tensione e massima concentrazione, non bisogna essere presuntuosi. Non sarà facile contro il Gallipoli, può essere molto difficile se non la prendiamo nella testa giusta. Da quando sono nel Taranto, tutti giocano la propria finale: in casa per lo stadio, fuori per il blasone. Sappiamo che dobbiamo metterci maggiore concentrazione. Tutti ci siamo uniti, società, squadra, mister che è tornato, per un sogno. Abbiamo un organico non da serie D, hanno voglia e fame, con un vestito tattico che più si addice. Da calcio d’angolo calciare forte è una mia prerogativa: alle volte va bene, però tendo a calciare forte per permettere ai compagni di segnare. Ai ragazzi spero di essere un esempio, spero che loro si divertano e seguano i dettami del mister, che è la cosa più importante. Altrimenti non si raggiungono i risultati sperati e diventare calciatori. Il calendario della prossima giornata? Io penso al Taranto, non è facile. Ma anche le altre non hanno scontri facili. In casa di promozione? Non dico cosa farei ma rimarrei in rossoblù. Senza tifosi in trasferta? Brutto per noi, ci potrebbero essere di aiuto. Dobbiamo star con la testa alla partita. L’infortunio avuto nella passata stagione brutto e pesante, risolto con dei plantari e con allenamenti specifici. Fondi? Non c’era nulla a Taranto e mi avevano contattato. Sono stato li e sono andato li perché ho famiglia e non sapevo se rientravo o meno nei piani tattici. Appena si è sistemato tutto il mio ritorno è stata cosa fatta. Il ricordo della mia permanenza a Taranto? In questi tre anni ho vissuto anni spettacolari. Peccato contro l’Ancona, l’anno scorso vicino alla promozione. Ai tifosi dico uniamoci sempre di più rimaniamo vicini e dateci una mano”.