Melucci: “Niente più equivoci o ricatti sulla maggioranza e l’amministrazione, c’è un programma esatto a tracciare la strada”.
Dura nota del Sindaco di Taranto nei confronti del “Gruppo indipendenti” nel Consiglio Comunale.
“Il gruppo “Indipendenti per Taranto” , scrive Melucci, continua a distinguersi per azioni ostili al Sindaco con il quale si sono candidati e sono risultati in seguito eletti.”
“Ben tre presidenze di commissioni, gestite sin qui sommariamente a detta di gran parte dei loro colleghi di maggioranza, scarsamente produttive, nessuna competenza apprezzabile, se’quanto scrive Melucci, incarichi ricevuti per accordi politici all’interno del Consiglio, non certo per merito. E una delega extra Giunta che si è dovuto ritirare perché condotta con grave e personalistica interferenza all’azione di governo.”
“I rapporti con questi cinque esponenti – svela il primo cittadino – si deteriorano già al ballottaggio, a causa di loro confuse strategie politiche, poi soprattutto durante le consultazioni di luglio scorso per formare la Giunta. Nessuno di loro godeva dei requisiti da me ritenuti sufficienti. Nessuna poltrona per loro dunque.”
“Nonostante questo, per il bene della città vengono coinvolti, come detto, con deleghe fuori Giunta, con presidenze di commissioni, con riunioni dedicate a loro, perché questi consiglieri non volevano partecipare a riunioni insieme alla maggioranza. A nulla è servito commenta Melucci.”
“Hanno effettuato la richiesta di accesso agli atti sul bando Amat a gennaio, facendo perdere alla città un professionista di altissimo livello, strumento legittimo ma tipico della più bieca opposizione, scrive Rinaldo Melucci, il loro atteggiamento ostile nei fatti non è mai mutato: avevano assicurato, ad esempio, che mai avrebbero votato una mozione di sfiducia contro un mio Assessore, e il giorno dopo avermelo garantito, in Consiglio hanno votato compatti per la discussione di quella mozione. Ma l’Assessore, agfiunge ul Sindaco, gode della mia massima fiducia e non lo avrei sollevato dall’incarico, che resta strettamente fiduciario, per nulla al mondo.
Melucci poi fa riferimento al voto del bilancio preventivo con riserva. “Gente che si fa votare con una coalizione, afferma Melucci, che approva un programma amministrativo e poi esprime riserva su atti che, se letti, di certo non sono nemmeno stati compresi.”
“Con la nuova richiesta di accesso agli atti del CdA di Amat conclude il sindaco Melucci, gli Indipendenti commettono l’errore strategico di mostrarci che il loro accanimento non ha nulla a che vedere coi bisogni della città, perché altrimenti, avrebbero notato il totale immobilismo ed anacronismo della partecipata.
E ancora, chiosa Melucci, la mancata solidarietà dopo le aggressioni ricevute. Certamente atto non sentito, non necessariamente dovuto e nemmeno richiesto, ma almeno da un gruppo che si definisce di maggioranza non ci si aspetta dichiarazioni di segno opposto.
“In ultimo, conclude il Sindaco, questa mattina in Consiglio Comunale: i cinque esponenti ad ogni votazione lasciavano l’aula per non dover votare gli emendamenti”.
“La pazienza è finita, dice Melucci. Va bene tutto ma il fango mediatico e pressioni di altra natura non li accetto più.”
“Per me nei fatti sono opposizione. Possono dire e fare ciò che vogliono, ma la realtà è che sottolineano sempre di essere maggioranza solo per tenere le loro posizioni in commissione o guadagnare spazi.”
“Governo finché ci sono i numeri minimi e senza farmi ricattare.”
“Inutile dire che non mi abbasserò a rispondere ulteriormente a questi signori, alle loro letterine a mezzo stampa e messaggi trasversali non gli serviranno ad ottenere posti in Giunta o nelle partecipate.” Melucci conclude la sua lunga nota cosi: “Quelli tra loro che già mi cercano sottobanco assumessero il coraggio delle loro azioni o nessun dialogo sarà mai possibile.”