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MELUCCI: “BILANCIO DI PREVISIONE? UN ATTO D’AMORE PER TARANTO”

“Avevamo fretta di approvare il bilancio di previsione? Si, la stessa fretta che abbiamo avuto nel precedere e rendere più restrittivi i provvedimenti di Governo e Regione per la gestione dell’emergenza sanitaria, contribuendo a salvare vite umane, che non è un dettaglio banale. Ora abbiamo la fretta di liberare le risorse finanziarie da destinare al sostegno dei cittadini più fragili e delle categorie produttive più in difficoltà della nostra città. E anche la fretta di procedere con le assunzioni del Comune di Taranto, che ci consentiranno di migliorare presto i servizi ai cittadini e daranno un po’ di ossigeno all’occupazione dei giovani tarantini.

Dopo tutto, siamo tornati ad essere un ente virtuoso, le risorse straordinarie che dovessero arrivare dal Governo saranno una manna dal cielo, ma non abbiamo bisogno di aspettare quelle risorse per varare un pacchetto di misure a sostegno dei cittadini in questa fase 2 del Covid-19, avevamo solo bisogno di chiudere, per l’appunto con solerzia, questo bilancio di previsione.

È un atto politico, ma è soprattutto l’ennesimo atto di amore per Taranto. E per questo ringrazio gli Uffici comunali che hanno lavorato alacremente anche nelle settimane di lockdown”.

ECCO LA RELAZIONE DEL SINDACO ALL’ODIERNO CONSIGLIO COMUNALE

Vi ringrazio innanzi tutto per aver compreso l’utilità, per l’Ente e per la città intera, di voler procedere in tempi tutto sommato contenuti rispetto al quadro normativo alla discussione di questo bilancio previsionale, del quale più avanti avrò modo di illustrarVi alcuni aspetti salienti, ovvero del quale avrete modo di richiedere giusti approfondimenti alla struttura tecnica che ad esso lavora alacremente da alcuni mesi.
È sotto gli occhi di ciascuno di noi come, in conseguenza della pandemia, sia improvvisamente mutata la realtà socio-economica del nostro territorio e in generale del Paese. Oggi, possiamo tutti insieme affermare che la risposta delle Istituzioni è stata efficace e se la comunità ha risposto mediamente con grande disciplina e senso di responsabilità ed appartenenza, in molti casi, è stato dovuto a Voi che operate quotidianamente e capillarmente nei singoli quartieri. Tuttavia, ci stiamo progressivamente mettendo alle spalle soltanto la cosiddetta fase 1, il lockdown, particolarmente attinente alla gestione dell’emergenza sanitaria. Ora occorre lavorare alla fase 2, una cauta transizione verso una normalità nuova, per così dire, alla base della fase 3, nella quale i nostri stili di vita, le nostre priorità, la nostra programmazione amministrativa non potranno che subire variazioni sostanziali, in accordo a quello che la scienza e le norme regionali e nazionali ci indicheranno.
È altresì evidente che le considerazioni originarie impiegate per costruire l’odierno documento contabile di previsione scontano questo fatto epocale, sono ancorate ad equilibri economici che si stanno lentamente dissolvendo, ad iniziative e servizi che potrebbero mai più vedere la luce, a difficoltà dei contribuenti e delle categorie produttive tutte diverse da quelle che stiamo registrando in questi giorni, nei numerosi confronti in videoconferenza che l’Amministrazione comunale sta tenendo.
Ma, converrete, occorre andare avanti spediti, sbloccare la macchina amministrativa, per il bene degli stessi cittadini, per limitare al massimo l’affanno dei servizi che a tutto tondo vengono prestati ad essi, specie ai nuclei famigliari più fragili ed esposti, nelle more che la ricognizione tecnica, già partita da alcune settimane, ci consegni una affidabile fotografia sul deterioramento del gettito dell’Ente, nel trimestre di lockdown, una fotografia aggiornata anche dei bisogni dei nostri settori produttivi.
La Giunta comunale, il 14 febbraio scorso, ha deliberato in merito alle proposte dei più importanti strumenti di programmazione dell’Ente da sottoporre all’approvazione del Consiglio comunale,
con particolare riferimento al Documento Unico di Programmazione (DUP) ed al bilancio pluriennale di previsione per gli esercizi 2020, 2021 e 2022.
Come per l’anno trascorso, anche per il 2020, il bilancio di previsione sarà adottato in Consiglio comunale in abbondante anticipo rispetto ai termini consentiti dalla norma, poiché uno degli obiettivi dell’attuale Amministrazione comunale è quello di gestire le risorse disponibili secondo una programmazione coerente anche con le strategie di medio-lungo periodo, limitando l’impiego delle risorse nell’esercizio provvisorio che, come noto, attraverso la gestione della spesa in dodicesimi consente, di fatto, la gestione ordinaria e burocratica per assicurare essenzialmente la prosecuzione dei servizi essenziali e quelli di funzionamento.
A dire il vero, avremmo già voluto approvare il bilancio in Consiglio comunale entro marzo, tuttavia, la situazione di emergenza sanitaria che si è venuta a creare ed il ritardo con cui i revisori dei conti hanno reso il parere hanno portato a determinare la convocazione del Consiglio comunale al 28 aprile.
Il bilancio di previsione di quest’anno merita alcune considerazioni, perché può definirsi straordinario, non in senso tecnico, ovviamente, ma per le conseguenze dovute all’emergenza sanitaria che sta determinando oltre ad un radicale cambio dello stile di vita delle persone, anche conseguenze economiche che potrebbero comportare stravolgimenti anche nella disponibilità delle risorse comunali, con inevitabili ripercussioni nella resa dei servizi ai cittadini.
In questo quadro di assoluta incertezza, resta immutata l’importanza della tempestiva approvazione del bilancio di previsione, per le motivazioni rappresentate, ferma restando l’attenzione che sarà prestata all’andamento delle entrate ed al continuo aggiornamento quale presupposto di eventuali ed opportune rimodulazioni alla programmazione dell’Ente, attraverso le variazioni al bilancio che si renderanno necessarie.
L’importanza dell’adozione del bilancio all’inizio dell’esercizio consente l’accelerazione delle assunzioni di personale e collaboratori che, in continuità con quanto avvenuto nell’esercizio precedente, permetterà di contrattualizzare decine di giovani e professionisti che contribuiranno a dare ossigeno alle strutture comunali, ormai da diversi anni in forte sofferenza di organico, nonché a potenziare e migliorare l’offerta dei servizi comunali ai cittadini, senza trascurare il contributo all’occupazione che in un territorio come il nostro non è certamente aspetto trascurabile.
Oltre alle assunzioni, il bilancio consente lo sviluppo della spesa in modo razionale e complessivo, privo del condizionamento della gestione in dodicesimi tipica, come si diceva, dell’esercizio provvisorio. Conseguentemente, potranno essere assunti i necessari impegni di spesa per favorire gli investimenti programmati, nonché per assicurare con il minor disagio possibile i servizi sociali, quelli inerenti i servizi essenziali e di funzionamento dell’ente, nonché, per quanto possibile, le spese di sviluppo che costituiscono spesso incentivazione per l’economia locale.
Rispetto alla giusta osservazione di proporre la revisione dello schema di bilancio, approvato ormai da oltre due mesi dalla Giunta comunale e quindi, in parte, non più attuale rispetto alle conseguenze che si stanno determinando per causa dell’emergenza sanitaria, si rende opportuno un chiarimento. A riguardo, è stato predisposto un emendamento dalla direzione programmazione economico-finanziaria, ovviamente condiviso dall’Amministrazione comunale, che in relazione all’incerto incasso nel corrente anno di crediti verso lo Stato ed altre Istituzioni pubbliche per circa 7 milioni complessivi, ha previsto un fondo rischi su crediti (in realtà dovrebbe essere dubbia solo
la tempistica dell’incasso, non la debenza delle somme) che è stato alimentato dal taglio degli stanziamenti di spesa che non si sono realizzati nei primi 4 mesi dell’anno e che, verosimilmente, non si verificheranno neppure nel periodo successivo; ci si riferisce, tra l’altro, alle spese che erano state programmate per finanziare mostre internazionali, eventi culturali, manifestazioni ed iniziative non compatibili con il “fermo” delle attività che caratterizza questo momento storico. Sebbene non obbligatoria la previsione di fondi di riserva in relazione ai predetti crediti, si è ritenuto, comunque, procedere prudenzialmente in tal senso, superando, tra l’altro, una criticità ritenuta tale dai revisori dei conti. La riduzione o l’eliminazione delle spese in argomento e la conseguente rimodulazione di numerose variazioni attraverso l’emendamento ha, conseguentemente, tenuto conto dell’impossibilità di impegnare risorse non compatibili con il periodo di emergenza che si sta attraversando, rendendo il bilancio prevalentemente “tecnico” per l’impossibilità di sviluppare diverse politiche comunali legate al turismo, alla cultura, ad eventi e a manifestazioni diverse.
Nei mesi che verranno, comunque, sarà massima l’attenzione da dedicare all’evoluzione ed alla manifestazione delle entrate per essere pronti a rimodulare gli stanziamenti previsionali del bilancio e a dedicare risorse eventualmente provenienti dallo Stato che, secondo le ultime evoluzioni, dovranno ristorare gli Enti locali per le possibili perdite di gettito conseguenti al crollo dei redditi per il blocco delle attività economiche.
In conclusione, resta fermo l’impegno dell’Amministrazione comunale di proseguire le verifiche utili a riorientare i vari capitoli disponibili, nella direzione dei bisogni che la comunità sta esprimendo, e riproporzionare, di conseguenza, gli obiettivi principali dell’azione amministrativa al fine di agevolare una rapida ripartenza del nostro sistema socio-economico. Il tutto attraverso lo strumento di una opportuna, quanto articolata variazione di bilancio, predisposta subito a valle della contribuzione statale e del completamento di tutte le analisi sopra citate.

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