Pochi minuti dopo il comunicato da parte dei tifosi del Taranto, quelli della Curva Nord, che hanno deciso di tornare sui gradoni dello stadio Erasmo Iacovone, Claudio Miale, capitano del Taranto ospite a 100 Sport Magazine, parte nel suo intervento proprio da questa decisione del tifo ionico di sostenere tutti i ragazzi dal match contro il Gragnano.
“Sono contentissimo del ritorno della Curva Nord. Parlo a nome di tutti, in questi mesi non abbiamo sindacato sulle problematiche verificatesi tra società e tifosi. Mi rendo conto che tanti miei compagni, quando vedono le immagini, pensavano di avere questo tipo di pubblico. A inizio anno non lo abbiamo avuto ma adesso, oltre al comunicato, servono i risultati venga ripopolato lo Iacovone. Meritiamoci la riapertura da parte dei tifosi e spero di rivedere quelle belle immagini vissute in passato, col calore della Curva Nord.
Cava? Dopo una sconfitta fare una valutazione oggettiva è difficile. Meriti degli avversari, demeriti nostri. Nella serie di vittorie abbiamo dimostrato che la coesione tra reparti abbia influenzato questi risultati. Il calcio è fatto da 11 uomini contro 11, se perdi a livello individuali va ad inficiare il risultato di squadra.
Il pari del Potenza? Due punti son tanti, se avesse vinto sarebbe stato difficile rimontare, ma non impossibile. La dimostrazione che ci crediamo è che abbiamo seguito passo dopo passo il risultato della capolista. Averla pareggiata al 95’, con una espulsione. Può essere un contraccolpo e fa capire che la stagione è lunga. Chi rincorre deve sbagliare il meno possibile. Sappiamo che sono tanti 11 punti però ci crediamo. Siamo consapevoli che abbiamo fino alla fine del 2017 ci sono 4 partite importanti. Abbiamo domenica il Gragnano e, grazie a una classifica che non ci condanna, diventa fondamentale così come Manfredonia e via discorrendo. Noi dobbiamo arrivare nelle migliori condizioni possibili al match col Potenza in casa. E’ una categoria difficile e, così come in Lega Pro, vince solo la prima.
Fattore campo e domenica prossima pro Taranto visto che le prime 4 giocano in trasferta? Importante sarà vincere la nostra gara e poi vediamo cosa fanno le altre. Noi un piccolo passo falso l’abbiamo fatto domenica e, paradossalmente, non è stata una caduta rovinosa visto il pari col Potenza.
L’intesa con D’Aiello? Si è creato un rapporto che va al di là del calcio. Con la D c’entra poco, essere in sintonia con lui in campo è facile. Ricordo l’episodio di qualche settimana fa, quando ho sbagliato un passaggio e lui mi ha salvato.
La carriera del Taranto: nel 1992 feci un provino e rimasi nel settore giovanile l’ultimo anno in B. Poi tante pagine vissute negli anni ’90. Ricordo il gol col Gladiator sotto la Curva Nord, il ricordo più bello. Il mio rammarico è stato 3 anni fa, per come è andata meritavamo di vincere noi, troppe vicissitudini extra-calcistiche non ci hanno permesso di arrivare primi. Nonostante la vittoria nello scorso anno del campionato col Bisceglie, non mi è passato quell’amaro in bocca. Questa’anno? Non voglio esprimermi, però vorrei chiudere al meglio il cerchio col passato”.
