Non ce l’ha fatta Maria Domenica Dursi, la donna di 74 anni aggredita lo scorso 9 agosto mentre era in attesa al pronto soccorso dell’ospedale santissima annunziata di taranto. Le sue condizioni erano apparse da subito disperate, nelle ultime ore la notizia del decesso. Dell’omicidio risponde Giovanni Maggio, 42enne, pregiudicato tarantino, ritenuto dagli inquirenti il responsabile del gesto. Secondo le ricostruzioni, l’avrebbe colpita da un corpo appuntito, con tutta probabilità un cacciavite.
Due giorni fa era stata dichiarata la morte cerebrale, ma i medici avevano deciso di prolungare il periodo di osservazione, alla luce del rilevamento di un piccolo segnale durante gli esami di routine. Purtroppo non c’è stato nulla da fare, Il decesso della 73enne è avvenuto nella notte, nel reparto di rianimazione, dove era ricoverata e tenuta in vita grazie ai macchinari. Per Maggio la contestazione del reato viene modificata da tentato omicidio a omicidio volontario. L’uomo in passato era stato già accusato di tentato omicidio e, nel 2008, fu denunciato dalla moglie che raccontò di aver subito un’aggressione, proprio con un cacciavite. Poco dopo l’accaduto in ospedale, l’uomo era stato identificato e sottoposto a fermo grazie alle riprese del sistema di videosorveglianza e alle dichiarazioni di alcuni testimoni. Il gip ieri ha convalidato il provvedimento restrittivo, disponendo la custodia cautelare in carcere. Dalle indagini è emerso che il tribunale aveva imposto al 42enne di avviare un percorso di cura con il Centro di igiene mentale e con il Sert.
L’autopsia sul corpo della vittima, chiarirà alcuni elementi utili alle indagini. Ad effettuarla il dottor Vaglio, nominato dalla Procura.
Si Valeria D’Autulia
