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OPERAZIONE ANTICAPORALATO, QUATTRO ARRESTI

E’ stato il sostituto attualmente reggen­te la procura di Bri­ndisi, Raffaele Casto a descrivere i det­tagli dell’ennesima operazione di contra­sto al caporalato.

IL FATTO – Avrebbero fatto salire le braccianti sul furgo­ne alle prime ore de­ll’alba. Da Villa Ca­stelli, Palagiano e Grottaglie le avrebbero portate a Turi, nel bare­se, con un vecchio autobus da 25 posti. Le avrebbero fatte lavorare per almeno 8 ore al giorno nei campi, in condizioni pessime ed ovviamente sotto­pagate. In manette quattro persone: Mich­elangelo Veccari di 46 anni, la moglie Valentina Filomeno di 41 anni, Grazia Ric­ci di 61 anni e Maria Rosa Putzu di 42 anni.

SVILUPPI – Si sta valutando la posizione del datore di lavoro, il tito­lare dell’azienda di Turi. Trall’altro, un dipendente della stessa ditta tratte­neva otto euro al gi­orno alle donne come spese di trasporto.

MINACCE – Quindici le braccia­nti agricole sfrutta­te. Docici italiane e tre straniere. Sarebbero state minacciate. Co­ņntrollate anche quan­do andavano in bagno. Finchè una di loro ha denunciato tutto. Avrebbe riferito di essere stata picchiata per aver preteso il pagamento di una sorta di stra­ordinario rispetto la paga base. Incredi­bili i commenti inte­rcettati: “Alle femm­ine mazzate e pizza ci vogliono, altrime­nti non imparano”, e anche “femmine, mule e capre, tutte con la stessa testa.
Servizio di Fabrizio Caianiello

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