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OPERAZIONE “CENTAURO” ARRESTATA UNA LATITANTE

Gli uomini della Squadra Mobile di Taranto, sezione Criminalità Organizzata e Catturandi hanno eseguito un ordine di cattura emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce nei confronti di Lucia Portacci, 42enne di Taranto, condannata alla pena della reclusione di sette anni e sei mesi,
La donna era stata già coinvolta nell’operazione della Polizia di Stato denominata “Centauro”, indagine condotta sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce che ha permesso di scardinare un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti acquistate nelle province di Bari e Brindisi e ricollocate successivamente sul mercato locale, al cui vertice vi era il tarantino Giulio Modeo, figlio del boss Claudio e nipote del “Messicano”.
La notte del 7 novembre 2012 la Squadra Mobile di Taranto ebbe ad eseguire su disposizione della DDA della Procura di Lecce 24 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di operare a vario titolo nell’ambito della suddetta associazione per delinquere. Nel corso della complessa operazione furono sequestrati dai poliziotti in più occasioni circa quattro chili di eroina ed un chilo di cocaina. L’organizzazione, come già accennato aveva fornitori sia a Bari , nei quartieri Japigia e Madonelle , che a Brindisi.
Nel settembre 2016 la Corte di Cassazione aveva definito il procedimento con diverse condanne, fra le quali quella nei confronti della 42enne tarantina, ritenuta responsabile in via definitiva dei reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nonché di detenzione e spaccio consumati nelle province di Taranto e Bari.
La stessa, che era riuscita sino ad oggi a sottrarsi al provvedimento di cattura (sospeso e rinviato più volte dal gennaio 2017 e reso esecutivo il dicembre scorso), rendendosi pure irreperibile nelle scorse settimane, è stata in ultimo rintracciata dalla Squadra Mobile di Taranto all’interno di un B&B sito a Martina Franca.

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