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PROCESSO ILVA, ARCHINÀ SI DIFENDE

Oggi nuova udienza del processo “Ambiente Svenduto” che vede imputate 44 persone fisiche piu’ tre società per presunto disastro ambientale. Ha parlato il legale di di Girolamo Archina (ex responsabile delle relaIoni esterne dello stabulimento Ilva di Taranto). L’avvocato Caiazza ha respinto le accuse di corruzione nei confronti del suo assistito.
Il legale in particolare ha analizzato quanto avvenne nel marzo 2010, quando Archinà incontrò il consulente della Procura tarantina Lorenzo Liberti sull’autostrada Taranto-Bari, in un autogrill ad Acquaviva delle Fonti e secondo l’accusa gli consegnò una busta contenente 10mila euro in contanti con il presunto intento di indurre Liberti a falsificare il contenuto di una consulenza tecnica sulle emissioni di diossina dallo stabilimento Ilva che gli era stata affidata. L’avvicato difensore di Archinà ha detto che il suo assistito in quella circostanza consegnò solo documenti in quanto i 10mila euro fatti prelevare dalle casse dell’Ilva sarebbero stati donati alla Curia arcivescovile di Taranto. Durante l’udienza di oggi sono intervenuti anche gli avvocati Lisco per Marco Andelmi, ex capo area parchi dello stabilimento, e il funzionario regionale Pierfrancesco Palmisano e l’avv. Madio per Angelo Veste (componente dello staff della Provincia di Taranto che risponde di favoreggiamento).

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