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REGIONE PUGLIA AUTORIZZA I CONFIDI A GARANZIA DIRETTA

Si intitola «Mano nella mano» il cortometraggio prodotto dai ragazzi del laboratorio “a corto di legalità”: una storia di bullismo, omofobia e fragilità. Il film è stato presentato nell’Aula Magna dell’istituto Calò di viale Virgilio a Taranto: è l’ultimo atto del progetto “Girotondo”, organizzato dall’associazione Arcobaleno nel cuore e Programma Sviluppo, che punta alla diffusione la cultura della legalità e la cittadinanza attiva.
In occasione del presentazione inoltre il il seminario conclusivo nel quale si sono alternati gli interventi del dirigente scolastico Brigida Sforza, dela direttrice della casa circondariale Stefania Baldassari, di Renato Mauceri, referente dell’Area socio-assistenziale di Programma Sviluppo e del presidente dell’associazione Arcobaleno nel cuore Santo Casto.
Un seminario nel quale sono stati descritti i risultati raggiunti dal progetto che, finanziato dal Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri con l’avviso pubblico «Giovani per il sociale», ha dato vita a partire dal 2015 a diversi momenti di formazione. Destinato ai giovani di età compresa tra i 14 e i 35 anni, infatti, Girotondo ha realizzato «Legalità in mostra», laboratorio che si è svolto nella casa circondariale di Taranto, «Guida sicura» che invece si è tenuto nella sede dell’Aci di Taranto. E poi ancora «un fumetto per la legalità» svolto nel liceo artistico Lisippo di Taranto che in circa 50 ore ha tracciato un percorso di sensibilizzazione sui temi della legalità per ragazzi attraverso l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di un fumetto ispirato alla vicenda personale e pubblica dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Complessivamente Girotondo ha coinvolto quasi 100 soggetti, il 70 percento dei quali sotto i 35 anni e 4 con disabilità e ha prodotto 350 ore di attività laboratoriali per un totale di 3036 ore di progetto che oltre al tema della legalità ha puntato anche alla riduzione del rischio di esclusione sociale dei giovani e delle manifestazioni di disagio giovanile come bullismo e vandalismo.

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