Gianfranco Lopane, rinuncia alla candidatura alla segreteria provinciale del Partito Democratico. Ieri sera la notizia, clamorosa, nel corso dell’assemblea con gli altri esponenti del PD. Il sindaco di Laterza ha chiesto garanzie e rispetto delle regole. Per consentire a tutti la partecipazione. “In queste condizioni- ha detto- noi non partecipiamo al congresso”. Al centro della polemica, l’annullamento di numerose tessere di iscrizioni al PD e quello che ha definito un ricorso contro di lui. L’incontro è stato organizzato da Fronte Democratico, che fa capo all’area Emiliano. Dall’altra parte, il candidato Giampiero Mancarelli, sostenuto invece dall’ala renziana.
A quella che doveva essere la presentazione della candidatura di Lopane, presente anche il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci che ha usato toni durissimi, arrivando a dissociarsi da questo congresso del PD. “A Gianfranco Lopane- ha detto- ribadisco tutta la stima e la gratitudine per il compito che con coraggio si era assunto. Ne ho già dato notizia ai vertici regionali e nazionali- dice attraverso una nota stampa- non posso aderire a questo circo, ho raccontato ai cittadini un altro modo di intendere la politica. Purtroppo, in questi ultimi giorni si è avuta ampia conferma che il clima di livore, volgarità, sotterfugio, disfattismo, disprezzo delle regole, ansia da poltrona del quale era intriso questo partito, è lungi dall’essere superato dalla vittoria elettorale. Il rinnovamento e il richiamo all’unità- conclude- erano precise richieste dello stesso segretario nazionale Matteo Renzi. Sbarrare la strada con mezzi squallidi alle nuove energie non può raccogliere il suo e soprattutto il mio favore”.
Infine, la precisazione di Domenico Perelli, coordinatore della commissione provinciale per il congresso, che chiede di abbassare i toni, ricordando che tutti i provvedimenti (compresi quelli della commissione regionale) sono appellabili al grado superiore per garantire il corretto svolgimento del congresso. Mi corre precisare- dice- che tutti i ricorsi dell’area Frontedem sono stati inviati in maniera impropria secondo il sottoscritto, alla commissione regionale di garanzia che ha svolto le proprie istruttorie ed emanato alcuni provvedimenti.
Di Valeria D’Autilia